Huffington Post

Mafia a Bari. Decaro accusa
la destra e fa mezzo mea culpa

Lo sguardo lucido, l’abbraccio dei fedelissimi. “Ci difendiamo Antonio, non ti preoccupare, ci difendiamo”, gli dicono. Ma per Antonio Decaro è l’ora più difficile. Davanti alle telecamere, il primo cittadino imbraccia i faldoni, mostra le foto, collega i fatti. “E non mi dite che faccio l’ingegnere”, scherza. Con una conferenza stampa, il sindaco prova a fermare le porte scorrevoli della politica pugliese. Il mood “così fan tutti…”, con echi lontani di cozze pelose e campagne acquisti al limite dell’incidibile, il rosso col nero, ma anche il bianco e il verde. Dopo due mandati da sindaco, Decaro aveva immaginato un’altra uscita di scena. Tra poco più di un mese il suo nome sarà tra quelli dei candidati alle europee nella circoscrizione Sud. E invece. Il commiato da Bari viene guastato da..

Il Fisco secondo Meloni: viva le
partite Iva, abbasso le big tech

Macché autonomi. Sono i grandi colossi della tecnologia e i padroni dei social network che occorre inseguire per un fisco giusto. Il governo fa così quadrato attorno a una delle componenti della propria base elettorale: il piccolo imprenditore, la partita Iva, il professionista. Non sono loro a dover portare lo stigma del ricco da tassare. Le coordinate sull'idea che il governo ha del Fisco le ha date la premier Giorgia Meloni. "Non penso, non dirò mai che le tasse sono una cosa bellissima, sono una cosa bellissima le libere donazioni, non i prelievi imposti per legge", ha spiegato marcando le distanze dalla frase simbolo cui spesso è stato inchiodato il ricordo del ministro dell'Economia del secondo governo Prodi, Tommaso Padoa-Schioppa. Continua su Huffington Post

Dossieraggi. Commissione d’inchiesta? Renzi sfida Meloni

Secondo Fratelli d'Italia e Forza Italia bisogna andare fino in fondo su "autori e mandanti" ma ci sono già la commissione Antimafia e il Copasir. Secondo la Lega "serve subito una commissione d'inchiesta". Emergono anime diverse nel centrodestra sulla proposta dei ministri della Giustizia Carlo Nordio e della Difesa Guido Crosetto, i quali auspicano una commissione parlamentare con "potere inquirente" che indaghi sul presunto dossieraggio. Favorevole Matteo Renzi, che sfida la premier: "Cara Giorgia Meloni, misureremo il tuo coraggio dalla capacità di dare seguito a una richiesta fatta non da Renzi ma da Nordio e Crosetto, due tuoi ministri di Fratelli d'Italia. Ho il sospetto che una parte della maggioranza, una parte di Fratelli d'Italia farà di tutto per affossare questa commissione d'inchiesta". Renzi ne avrebbe voluto parlare con Nordio..

Bandiera bianca. Papa Francesco
dà il colpo di grazia all’Ucraina

Dal Papa che viene da lontano è lecito aspettarsi che guardi lontano. Per i credenti vale la potenza del messaggio trascendente del capo della Chiesa, i non credenti ne rispettano la straordinaria autorità morale, consapevoli della capacità di irradiazione della sua parola nel mondo. L’attenzione è garantita, ancor più in una congiuntura di tensioni, incertezze, rischi e disorientamento diffuso. Per molti, oggi è ancora più necessario disporre di un punto di riferimento solido, confortante, portato di saggezza millenaria, tra le tante convulsioni che insieme al pianeta scuotono le coscienze. Continua su Huffington Post

“Ho l’elmetto pure quando dormo”
Meloni vede complotti ovunque

Conferma che quell'ormai famoso elmetto, metaforicamente calzato sul palco del comizio a Pescara per le regionali di domenica, sta ancora sulla sua testa, "anche quando dormo". E ci resterà. Fino a giugno, almeno. Giorgia Meloni fa il punto sulle questioni che tengono la scena e la cronaca di questi giorni ma soprattutto, forse, marca il filo che sembra intravvedere e spiega che non solo "si sta vedendo un pò di tutto", ma "accadrà un pò di tutto, soprattutto da qui alle elezioni europee". Lo scenario evocato dalla presidente del Consiglio prende le mosse da "quando abbiamo vinto le elezioni, e i nostri avversari scommettevano sul fatto che avremmo fallito. Prima hanno scommesso sulle nostre divisioni, e si è visto che il centrodestra è una coalizione compatta, banalmente perchè sta insieme..

Usa: Trump come un bulldozer
La Haley ultima ad arrendersi

"Ora spetta a Donald Trump guadagnare i voti di chi, nel nostro partito e oltre, non l'ha sostenuto. E spero che lo faccia". Con queste parole Nikki Haley ha annunciato la fine della sua corsa per la nomination repubblicana, lasciando il campo all’unico dominatore di una gara che in realtà non è mai iniziata. Dopo le vittorie schiaccianti di Trump al Super Tuesday (14 Stati su 15), la mossa di Nikki Haley è apparsa come un atto quasi dovuto. Malgrado i suoi trascorsi e i suoi guai giudiziari, l’ex presidente ha dimostrato ancora una volta di non avere rivali nel partito repubblicano. Il leader del Gop al Senato, Mitch McConnell, si è subito affrettato ad annunciare il suo endorsement per Trump, mettendo fine ad anni di relazioni gelide. "È evidente..

Manganelli, dietrofront di Meloni
“Non ce l’avevo con Mattarella”

Nel mirino non c'era il presidente della Repubblica, con cui il rapporto è "ottimo", ma la sinistra, che cerca di aprire "una crepa" fra Palazzo Chigi e il Colle "per fare una campagna contro il premierato e per un interesse di partito". Giorgia Meloni chiarisce così cosa intendeva dire mercoledì scorso, dopo gli scontri al corteo di Pisa, indicando il pericolo di "togliere il sostegno delle istituzioni" alle forze dell'ordine. Su questo si sono concentrati i venti minuti del punto stampa alla fine della doppia missione fra Washington e Toronto, una due giorni dal bilancio "molto positivo" in cui gli alleati hanno condiviso le priorità del G7 italiano. Al ritorno la premier dovrà decidere se chiedere verifiche in Sardegna ("Intanto aspettiamo la fine di questo primo riconteggio") e sarà impegnata..

Il primo congresso di Forza Italia
ha solo un vincitore: Berlusconi

La citazione del marziano di Flaiano è certamente abusata, ma spesso utile: se un marziano atterrato a Roma fosse entrato oggi nel palazzo dei congressi dell’Eur senza sapere nulla di politica italiana, avrebbe certamente pensato che Silvio Berlusconi stesse per arrivare a tenere il discorso più importante. Nel salone della Cultura e nella sala d’accesso all’Auditorium campeggiano enormi fotografie con i momenti iconici del Cavaliere: la firma del contratto con gli italiani, il discorso a Onna per il 25 aprile, con il fazzoletto dell’Anpi al collo, il sorriso seduto alla scrivania per il discorso della discesa in campo, un grande comizio elettorale di Forza Italia. Il simbolo, d’altronde, è ancora lo stesso: la scritta Berlusconi Presidente ben visibile nel bollino che gli elettori troveranno sulla scheda a giugno. Berlusconi non..

Santoro chiama alla pugna i reduci della sinistra che fu

Il Rosso e il più rosso ancora. Michele Santoro nei panni del leader politico, come negli anni del liceo quando guidava la protesta degli studenti al Tasso di Salerno. Allora iniziò con un movimento anarchico, poi confluì nell’autonomia. Ora cerca di mettere insieme tutto quello che si muove a sinistra del Pd. Impresa improba. Prima di tutto: ma che ne sa Elly Schlein dell’editto bulgaro. “Per carità Report fa un lavoro encomiabile. Ma Berlusconi ti cacciava e poi non potevi lavorare più da nessuna parte. Così è stato per Biagi e Luttazzi. E io stesso sono tornato in Rai perché ho vinto una causa”. Il giornalista si schiera contro la rassegnazione a sinistra, a capo di un popolo, che per il momento, è formato prevalentemente da ex. ‘Pace, terra e..

Cinema. È morta Sandra Milo
La musa di Fellini aveva 90 anni

È morta Sandra Milo, aveva compiuto 90 anni nel 2023. Si è spenta nella sua abitazione e tra l'affetto dei suo cari come aveva richiesto. Lo ha reso noto la famiglia. Sandrocchia, come l'aveva soprannominata Federico Fellini per il quale è stata una musa, è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano. Nata Salvatrice Elena Greco a Tunisi, da padre siciliano e madre toscana, esordì sul grande schermo al fianco di Alberto Sordi in "Lo Scapolo", di Antonio Pietrangeli. Il nome d'arte venne scelto in seguito ad un servizio fotografico per il giornale "Le Ore" dal titolo "La Milo di Tivoli", il paese scelto come sfondo per gli scatti. Continua sull'Huffington Post

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