Pietro Salvatori

Il governo si spacca sui trattori
Ora lo sbarco al Circo Massimo

Otto italiani su dieci appoggiano le proteste e le rivendicazioni dei trattori, il consenso personale della premier va a picco, sei punti percentuali persi in poco più di tre mesi, un’enormità. Quando il sondaggio pubblicato da Ilvo Diamanti su Repubblica è planato sulle scrivanie di un Palazzo Chigi semi-deserto ma soprattutto è rimbalzato nelle chat dell’entourage di Giorgia Meloni, le facce si sono rabbuiate. E non ha contribuito a rischiararle l’annuncio di Danilo Calvani che ventimila agricoltori sciameranno a Roma direzione Circo Massimo, dopo aver concordato con la prefettura la presenza di un quarto delle persone e di una manciata di trattori. Fervono i contatti con il Viminale per garantire un svolgimento pacifico della protesta ma anche per disporre un cordone di sicurezza pubblica che sia in grado di mettere..

Lega piglia niente. Anatomia
di un partito sotto botta

“Per cancellare la riforma Fornero servirebbero enormi risorse”. È lo stratega delle pensioni della Lega, il sottosegretario Claudio Durigon, a certificare che l’ennesima promessa elettorale della Lega è stata scritta sulle acque di un ruscello. “Con la riforma che faremo e con il peso via via minore delle pensioni retributive, anche quella legge morirà”, assicura in un’intervista a Repubblica, ma di cancellarla non se ne parla proprio. È lo specchio delle difficoltà di un partito e di un leader che hanno giovato della distribuzione del potere dopo la vittoria del centrodestra ma che non riescono a metterlo a frutto, quasi impotenti di fronte all’influenza di Giorgia Meloni sulle decisioni chiave. Continua su Huffington Post

Europee: Meloni sì, Salvini nì,
Schlein boh, Conte invece no

Mi si nota di più se mi candido o se non mi candido? L’antico adagio di Nanni Moretti è qualcosa di più che un’ironia lieve se presa dal punto di vista dei leader dei partiti. Giugno e le sue ondate di caldo sembra lontanissimo, eppure per i tempi della politica che tutto mastica e consuma alla velocità della luce è dietro l’angolo. Il sistema elettorale impone che ognuno corra per sé, niente coalizioni, ognuno deve massimizzare la propria messe di consensi. Ecco perché Giorgia Meloni è orientata a candidarsi, il suo nome potrebbe svettare in cima alle liste di tutte e cinque le circoscrizioni, “un’ipotesi probabile” secondo il sempre ben informato presidente del Senato, Ignazio La Russa. Il brand “Meloni” è quello che tira di più nell’elettorato del centrodestra, secondo..

Il governo Meloni mette il
disagio giovanile in carcere

Una settimana dopo la sua visita a Caivano Giorgia Meloni si siede nella sala polifunzionale della presidenza del Consiglio. È in corso la conferenza stampa alla presenza di mezzo governo, in cui si illustrano le misure adottate dal Cdm svoltosi all’ora di pranzo. Un giro di vite sui reati commessi dai minori, “ne abbiamo iniziato a discutere con i ministri quando siamo andati nel comune campano”, spiega la stessa premier. Fino all’ultimo la sua presenza in conferenza stampa non era assicurata. Anzi, fino a un’ora prima sembrava quasi scontato che non dovesse esserci. Invece con una certa platealità è entrata proprio mentre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi snocciolava la lunga tipologia di reati per i quali il governo ha aumentato le pene. Continua su Huffington Post

I soldi non bastano: Meloni
straccia le liste della spesa

Le risorse sono poche, e i soldi disponibili verranno utilizzati con "i piedi piantati a terra", e per proseguire sulla “direzione” indicata con la legge di stabilità dell’anno scorso: taglio del cuneo fiscale e aiuti alle famiglie e alla natalità. Con un discorso privo di spigoli pronunciato per introdurre il primo Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva, Giorgia Meloni lancia tuttavia un segnale molto chiaro ai due vicepremier. Non senza un certo fastidio la presidente del Consiglio ha visto accapigliarsi a distanza i leader di Forza Italia e Lega. Un vivace confronto tra Matteo Salvini e Antonio Tajani tra privatizzazione dei servizi portuali e pensioni. “È iniziata la campagna elettorale, ma bisogna tenere la barra dritta altrimenti la manovra diventa un caos”, sussurra un membro del governo di fede..

Galliani, un amico di famiglia
per il seggio rimasto vacante

“Torno a dire che il destino è stato incredibile: ci ha dato la possibilità di vincere contro chi precedentemente ci aveva battuto”. C’era un post sul sito del Milan dal titolo “Promessa mantenuta”. L’amministratore Adriano Galliani si rallegrava per la doppia vittoria in Champions League e nel Mondiale per club del suo Milan, le rivincite su Liverpool e Boca Junior. Era il 2007 e sembra vederlo gongolare con il suo inconfondibile sorriso a trentadue denti, il collo che si dimena nel colletto della camicia eternamente troppo stretto. Continua sull'Huffington Post

La Santanché si salva ma è sola
Al governo restano le turbolenze

Alla fine l’hanno lasciata sola. Mentre Ignazio La Russa legge i risultati del voto, come da previsione a lei ampiamente favorevole, Daniela Santanchè è mestamente seduta in perfetta solitudine tra i banchi del governo. Esattamente dal lato opposto del collega Luca Ciriani, unico a farle compagnia a distanza, che discute animatamente al telefono chissà di che cosa. Finisce 111 a 67, la mozione di sfiducia individuale avanzata dal Movimento 5 stelle viene respinta. Solo due assenti tra i banchi della maggioranza, il Terzo polo esce dall’aula, Giuseppe Conte attacca Carlo Calenda, il leader di Azione risponde, il Pd va a rimorchio in una giornata che non avrebbe voluto, per non ricompattare la maggioranza. Le opposizioni si dividono, è il titolo che si potrebbe fare praticamente tutti i giorni, praticamente su..

Per riavvicinarsi a Borsellino
Meloni si allontana da Nordio

Non ci sta a farsi mettere nell’angolo su quel che considera probabilmente una delle principali figure del suo Pantheon d’ispirazione. Giorgia Meloni di buon mattino arriva a Palermo per partecipare alle celebrazioni del trentunesimo anniversario della morte del giudice Paolo Borsellino, dilaniato da una bomba della mafia. Viene anticipata dai sospetti e dalle polemiche per aver ridotto al minimo indispensabile la sua presenza nel capoluogo palermitano, dopo settimane passate a tra l'affaire Santanché e quello Delmastro, contrappuntate dalle fughe in avanti del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Meloni viene anticipata in Sicilia dalle parole di Sergio Mattarella, che è sembrato alludere all'opportunità di non intervenire sul concorso esterno in associazione mafiosa quando, ricordando anche lui Borsellino, ha invitato a "combattere le zone grigie della complicità con la stessa fermezza con..

La legge del mojito. Col caldo
Savini importuna premier e alleati

Non molla di un centimetro Matteo Salvini. La questione fiscale è quella su cui crede di poter recuperare terreno nei consensi, anche a scapito degli alleati di governo. Così, subissato dalle critiche delle opposizioni e da qualche imbarazzato silenzio degli alleati, a metà mattina torna all’attacco: “Sulla pace fiscale andremo fino in fondo”. I cronisti che lo seguono in una serie di incontri pubblici a Cagliari domandano se il vicepremier stia parlando a nome del governo: “Parlo a nome di milioni di italiani che hanno fatto la dichiarazione dei redditi e poi per i problemi che ci sono stati - pensiamo da ultimo al Covid e alla guerra - non sono riusciti a pagare tutti gli euro dovuti”. Quando segnalano i lanci di agenzie a Giorgia Meloni impegnata a Bruxelles,..

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