E col Natale si chiude pure il tormentone del caro voli
di Paolo Mandarà
E’ Natale, e sul fronte del caro voli non è cambiato praticamente nulla. Non è bastato alla Regione spendersi con venti giorni d’anticipo, dopo che persino il presidente Schifani è dovuto rientrare dalla Capitale in Sicilia via mare (da Napoli). Le cose sono rimaste esattamente com’erano. E nemmeno l’aggiunta di qualche rotazione su Catania e Palermo da parte di Ita – la compagnia di bandiera che si appresta a essere “assorbita” dalla tedesca Lufthansa – è bastata a far diminuire i prezzi. Macché. Tornare in Sicilia, nell’epoca post-Covid, è meno conveniente che andarsene a New York o Pechino. La Regione, con una ventata di populismo, si era detta pronta a denunciare il cartello delle compagnie aeree all’Antitrust. La giunta, in realtà, ha deliberato solo un primo passaggio, per esplorare con..