Salvatore Merlo per Il Foglio

Sui voli di stato polemiche (e fesserie) di andata e ritorno

Il vero problema dell’Italia in questo momento è... i voli di stato. Fesserie di andata, e fesserie di ritorno. Sembra la battuta di Johnny Stecchino, quella sulle tre piaghe di Palermo: “Abbiamo il sole, il mare, i fichidindia, Empedocle, Archimede, purtroppo siamo famosi nel mondo anche per qualcosa di negativo. Una piaga terribile, e lei sa a cosa mi riferisco…. è il traffico stradale”. La destra accusa il procuratore della Repubblica di Roma, Francesco Lo Voi, adesso diventato eroe della sinistra dopo l’avviso di garanzia a Meloni, di aver viaggiato con dei voli di stato – e gli conta pure gli spiccioli (13.000 euro). Mentre la sinistra accusa il governo di aver sprecato a sua volta dei denari del contribuente rimpatriando il generale libico Almasri con un volo dello stato...

Due dispetti di Renzi a Meloni
nel giorno del compleanno

E' il definitivo naufragio di un amore. Perché ci fu persino un momento in cui lui regalò a lei un anello, uno di quegli “smart ring” che monitorano il sonno e la frequenza cardiaca. Finché però quell’anello lei non se lo tolse, con stizza, e lo gettò nel cestino assieme alla loro quasi amicizia. Sicché ieri, giorno del compleanno di Giorgia Meloni, Matteo Renzi ha fatto depositare in Parlamento due interrogazioni parlamentari che sono evidentemente un dispetto: la prima interrogazione riguarda i regali ricevuti dalla presidente del Consiglio per il suo compleanno (“se superiori ai 300 euro ha restituito la differenza?”) e la seconda, invece, per sapere se per la nuova casa della premier sia stato speso denaro pubblico. Come dire: tanti auguri, cara Giorgia. Tiè, beccate questo! Mentre lei,..

Quando c’era lui alla Cultura. Lui, il venerato Franceschini

La destra è maldestra su come si governa, anzi, su come si galleggia, si sopravvive, si nomina, si fa clientela e ci si protegge dai giornali che mai assaltarono la sinistra malgrado tutto. Dopo appena due anni un ministro della Cultura si è dimesso, e un altro barcolla. Non riescono nemmeno a nominare un capo di gabinetto e finiscono spernacchiati su tutti i giornali. E allora quanto ci manca lui – solo e sempre lui – che nel gabinetto ci gettava 26 miliardi di euro con il bonus facciate e nessuno fiatava. Quanto ci manca, Dario Franceschini! Per otto anni ministro della Cultura, sempre sia benedetto e rimpianto, egli è infatti da sempre un professionista della politica. Lui sì. E come gran parte dei dirigenti del Pd, egli potrebbe oggi..

Macché spy story. Giorgia e i Fantozzi di Palazzo Chigi

No, guardi presidente, gli agenti non sono abbastanza”. Come non sono abbastanza? “Ehh, sono impegnatissimi”. Da circa due anni, a quasi ogni riunione con gli apparati di sicurezza dello stato, alla presenza di Matteo Piantedosi ministro dell’Interno, pare che Giorgia Meloni si sia ormai abituata a sentirselo dire. La Polizia non si può usare per questo, i carabinieri non si possono usare per quello, la Guardia di Finanza nemmeno a parlarne. Anche per quanto riguarda alcuni aspetti del Giubileo. L’evento che, secondo le previsioni, dal 24 dicembre 2024 porterà a Roma l’enormità di trentacinque milioni di persone. Difficoltà logistiche, ovviamente. Problemi di sicurezza, com’è evidente. Dunque riunioni su riunioni. E spesso, appunto, di fronte alle richieste di Meloni che sulla sicurezza vuole dare segnali tangibili, ecco la frase pronunciata da..

Gli stupidi della destra hanno sempre il complotto in canna

Il prossimo che per giustificarsi le prospetta un’ipotesi di complotto, Giorgia Meloni lo dovrebbe prendere a calci nel sedere. Perché l’unico complotto ben visibile a chiunque è quello degli uomini e delle donne che a destra combinano guai intorno alla presidente del Consiglio. E sono gli unici che davvero complottano contro il governo di cui fanno parte. Autocomplottano. Senza inventarsi una bella cospirazione, è vero, non si costruisce nessuna leadership in Italia. E’ un fenomeno immanente. Ma qui, a destra, oggi, c’è la novità del complotto come scudo stellare alla superficialità, all’inadeguatezza e talvolta – troppo spesso – alla pura imbecillità. Maria Rosaria Boccia chi la manda, l’opposizione! O forse invece Boccia è una signora che in quel Parlamento dal quale adesso è stata espulsa a vita veniva invitata soltanto..

Sceneggiata Bianca. Il decameron di Boccia all’ultimo atto

Lei, Maria Rosaria Boccia, signora e dottoressa, è ‘a malamente di una sceneggiata. ‘A malamente messa a mezzo tra Isso, Gennaro Sangiuliano, e Issa, nientemeno Giorgia Meloni. Una sceneggiata però stiracchiata. E appunto per questo doveva finire in tivù, ieri sera, su Rete 4 da Bianca Berlinguer che pensava (e ancora pensa) di farne un personaggio tra il mattocchio Corona e l’invasato Orsini. Lì dove vale la regola delle regole, come diceva Gianfranco Funari: “Fare televisione è come fare la cacca, si fa ma non si guarda”. E quale manuale di dottrina politica, quale galateo istituzionale, potrebbe mai raccogliere una simile cronaca pur con il marchio Berlinguer? Ma “L’isola dei famosi”, ovviamente. Vedrete. Tempo al tempo. Sarà quello l’approdo definitivo di cui Berlinguer è solo un transito, uno stage. Finirà..

Il calcio dell’asino. Grillo sbeffeggiato dai suoi grillini

Una cosa, e una soltanto, è oggi garantita a Beppe Grillo, il fondatore sconfitto che si aggira intorno al M5s con l’aria di un vecchio tricheco escluso dal branco: l’ingratitudine di quelle zucche che lui aveva trasformato in deputati, senatori, sottosegretari e ministri. Quelli che oggi stanno tutti con Giuseppe Conte, un altro che arrivò nel partito fondato dal comico Grillo e dal cliccoarca Casaleggio come un signor Nessuno, un oscuro provinciale passato, per così dire, dai tavoli da biliardo ai saloni del Ritz soltanto grazie a quell’incongrua lotteria del destino che è stato il M5s. Un ascensore sociale. E fa davvero impressione leggere i commenti, le dichiarazioni o semplicemente osservare come questi ex disadattati arrivati oggi alla seconda legislatura in Parlamento, questi ex crudisti, ex abbracciatori di alberi, ex..

Mariti licenziati. Le femministe del Pd imparino dalle Meloni

Le femministe del Pd dovrebbero iscriversi a Fratelli d’Italia, o frequentare casa Meloni. Ai compleanni, per dire, festeggiano solo loro tre. Le due sorelle, Giorgia e Arianna, con la mamma Anna. Niente fidanzati né mariti, mai. Nessun maschio. Da sempre. E’ consuetudine famigliare. Perché il matriarcato in casa Meloni è un fatto acquisito con la naturalezza allegra dei fenomeni naturali: è così e basta. Semplicemente. Un sistema di equilibri spiccioli sedimentato negli anni, coltivato senza orgogli luciferini e diventato abitudine, tradizione appunto. Così adesso che anche Arianna, la luogotenente e sorella maggiore, ha “licenziato” il marito ministro (e gaffeur) proprio come Giorgia, la presidente e sorella minore, aveva già fatto con il compagno giornalista (e gaffeur), l’uno lasciato con un post sui social e l’altro con una intervista al Foglio,..

M5s. Così il trasformista Conte ha spento il guru Grillo

Beppe Grillo lo chiama “mago di Oz”, re degli imbonitori, equilibrista e campione della capriola. Lo rimprovera d’incoerenza, forse persino di trasformismo. Mentre lui, Giuseppe Conte, che vuole inaugurare un nuovo Movimento e una costituente, risponde che “già altre volte il simbolo del M5s è cambiato così come la regola dei due mandati”. E raccontano che l’ex presidente del Consiglio non sia stupito né scandalizzato dall’incursione di Grillo, perché lo conosce (“Beppe ha capito che Conte ora si prende il M5s per sempre”) e già l’aveva affrontato, il vecchio comico, settimane fa in privato, a Roma, sulla terrazza dell’Hotel Forum: le bizze, gli umori, i furori e le battute contundenti (“Conte è perfetto per la politica, quando parla non si capisce niente”). Ma che Grillo lo rimproveri di essere un..

Gerenza

Buttanissima Sicilia quotidiano online è una testata regolarmente registrata. Registro generale n. 223.
Registro della Stampa n.5 del 24/01/2018 presso il Tribunale di Palermo

Editore: Salt & Pepper S.r.l. Tel +39 091 7302626 P.IVA: 05126120822

Direttore responsabile Giuseppe Sottile

Change privacy settings

Contatti

+39 091 7302626
www.buttanissima.it
Via Francesco Scaduto, 2/D – Palermo
Questo sito è associato alla
badge_FED