Sarà colpa dell’Alitalia, che “fa schifo” dice La Russa perché ha annullato un volo e fatto ritardo sull’altro. O magari della “maledizione di Milano” visto che il 16 luglio scorso, sempre a una manifestazione del centrodestra unito per Luca Bernardo spiccava la sedia vuota di Giorgia Meloni in prima fila (lì però era colpa della lite sul Copasir). Fatto sta che la conferenza stampa di stamattina – convocata in extremis perché in tutta la campagna elettorale non c’era nemmeno un’immagine dei tre leader insieme – ha regalato momenti di surrealismo puro. Con la leader Fdi atterrata tardi, e Matteo Salvini via per la stazione di Rogoredo prima del suo arrivo. Addio photo opportunity, che era la ragion d’essere dell’evento. Scatti separati, con Tajani e Lupi a fare da cornice, pollici alzati e mascherine copri-nervosismo. Tutto rinviato a venerdì con Michetti, in quel di Spinaceto, periferia romana, dove al massimo può succedere che si incendi l’autobus. Mentre il leader leghista è costretto a prendere per buona la smentita di un’altra intervista urticante dopo quella di Giorgetti. Stavolta è di Silvio Berlusconi: “Salvini e Meloni premier? Non scherziamo”. Continua sull’Huffington Post