“Lezioni da nessuno. Apprendo che il Movimento 5 Stelle chiede che i consiglieri comunali di Barcellona depositino certificato penale e curriculum in applicazione della “Spazzacorrotti”. Sono arrivati in ritardo”. Nasce da questa richiesta del M5s l’ira di Tommaso Calderone, capogruppo di Forza Italia all’Assemblea regionale, eletto consigliere comunale a Barcellona, dove la sua presenza ha tenuto insieme il centrodestra e ha agevolato la vittoria di Pinuccio Calabrò. In merito all’episodio di carattere locale, Calderone spiega che “non solo i consiglieri neo eletti ma tutti i candidati del centrodestra, 15 giorni prima delle elezioni, hanno depositato nei loro siti accessibili certificato penale e curriculum. Il Movimento 5 Stelle lo ha fatto? Se non lo ha fatto sarebbe grave, soprattutto quando pretende di dare lezioni a chi le lezioni li può dare. Se poi vogliono leggere il mio curriculum consiglio loro di lasciare perdere perché gli viene la depressione”. Poi il duello si sposta a palazzo d’Orleans: “Come l’esenzione della tassa di bollo in Sicilia. Caso di scuola di appropriazione indebita. La norma l’ho scritta io – rilancia Calderone -. Chiaro? Se poi qualche pentastellato ha fatto un emendamento non significa che ha scritto la norma. Siamo alle comiche finali”.