La sua, va da sé, è stata una soave provocazione, ma ai piani di alti di Fratelli d’Italia le parole di Pietrangelo Buttafuoco contano, eccome. Il presidente della Biennale di Venezia è, oltre che un uomo libero, un punto di riferimento culturale per la destra meloniana. Ieri, nel corso di un’intervista al Corriere delle Sera, Buttafuoco ha espresso il proprio disgusto per la deriva dell’autonomia regionale e ha lanciato la proposta di candidare, nel 2027 in Sicilia, l’efficientissimo presidente uscente del Veneto, Luca Zaia. Il suo è stato, di fatto, un appello indiretto alla Meloni. Basta con Manlio Messina, con Gaetano Galvagno ed Elvira Amata. Basta con gli sprechi, gli intrallazzi e gli affari della corrente turistica. E basta anche con Renato Schifani, che da Palazzo d’Orleans ha dato e continua a dare alla compagnia degli scandali ogni copertura politica.