Il maltempo che insiste sulla Sicilia orientale, fra le province di Messina e Catania, ha provocato un altro, enorme danno all’autostrada colabrodo. La caduta di un masso sulla Messina-Catania al km 10+800, in territorio di Scaletta, ha causato la chiusura di un lungo tratto dell’A18 (per almeno dieci giorni, secondo le stime del Cas); i mezzi provenienti da Catania e diretti a Messina sono costretti a uscire allo svincolo di Roccalumera, mentre quelli destinati al capoluogo etneo devono uscire a Tremestieri.

Incolonnamenti si registrano da martedì sera sulla Strada statale 114 fra Roccalumera e Messina, unica arteria percorribile per collegare i due capoluoghi. E’ una strada assai impervia che attraversa i centri abitati di Scaletta, Alì Terme, Nizza e Roccalumera. La deviazione non è consentita ai mezzi pesanti superiori alle 3,5 tonnellate, ma qualcuno se ne infischia, provocando disagi alla circolazione e tempi d’attesa infiniti (fino a un paio d’ore) per percorrere 15 chilometri. Gli autoarticolati che devono arrivare a Messina da Catania o da qualunque altro ingresso precedente a quello di Roccalumera dovrebbero percorrere la A19 e la A20, lo stesso per i camionisti che si muovono in direzione opposta.

Il caso diventa politico. Con una lettera inviata oggi ai vertici del Consorzio per le Autostrade Siciliane, Danilo Lo Giudice ha chiesto che almeno una corsia dell’autostrada A18 nel tratto fra Roccalumera e Tremestieri sia riaperta al transito “perché la chiusura totale decisa in questi giorni non è sopportabile né per i pendolari né per l’intasamento
determinato lungo i percorsi alternativi ed in particolare sulla Statale, invasa da mezzi pesanti con la totale impossibilità di intervento anche per i mezzi di soccorso, qualora ve ne fosse bisogno”. Il deputato di Sicilia Vera sottolinea che la chiusura totale di 10 giorni decisa dal CAS “è insostenibile” ed ha quindi di “riaprire in tempi celerissimi almeno una carreggiata per restituire serenità ai lavoratori e ai cittadini interessati e, soprattutto, per garantire le necessarie vie di intervento per i mezzi di soccorso”.

“Come previsto e prevedibile – aggiunge la collega del M5s, Valentina Zafarana – l’arrivo delle piogge autunnali coincide con fenomeni di dissesto idrogeologico che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini e la tenuta delle infrastrutture della Regione. Una situazione climatica emergenziale che si aggiunge alla presenza di cantieri infiniti: una combinazione che costituisce un gravissimo rischio per l’utenza e una compromissione del diritto alla mobilità”. “È prioritario quindi – aggiunge la deputata – ripristinare le condizioni di sicurezza dell’autostrada in modo da riaprirla al traffico nel più breve tempo possibile e, per questo, ho già preso contatti con il prefetto Cosima Di Stani, che è doveroso ringraziare per la sollecitudine e la risolutezza mostrata nel suo immediato intervento, chiedendole di seguire in prima persona la questione. È una situazione inaccettabile – conclude Zafarana -. Adesso ci troviamo in emergenza e il CAS ha il dovere di far accelerare i lavori in corso nelle carreggiate già precedentemente chiuse, consentendo così la riapertura al traffico”.

Aggiornamento

Secondo quanto emerso dal vertice telematico con la prefetta di Messina, Cosima Di Stani, al quale hanno partecipato i sindaci del versanti jonico messinese da Scaletta a Roccalumera, si punta a riaprire una corsia della A18, nel tratto Roccalumera-Tremestieri, a partire da venerdì mattina. O forse anche prima, come rivela un intervento dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone: “Prosegue spedito il risanamento dell’asfalto, assieme alla necessaria messa in sicurezza degli ultimi smottamenti all’altezza di Scaletta Zanclea. Chiudere l’autostrada A18 era necessario, per tutelare l’incolumità di tutti. Contiamo di riaprire il tratto fino a Roccalumera e alleviare i disagi già domani sera”.