Volete un esempio dell’alta considerazione che l’assessore regionale all’Economia ha dei cittadini siciliani? Eccolo. Il Dipartimento delle Finanze e del Credito ha mandato in questi giorni a migliaia di sventurati gli avvisi di riscossione per bolli auto non pagati. Fin qui nulla da eccepire. Ma i funzionari dell’assessorato hanno voluto immediatamente adeguarsi al bullismo che domina le loro stanze e nell’indicare gli sportelli dove i distratti e malcapitati automobilisti avrebbero potuto pagare scrivono di “agenzie pratiche auto autorizzate” e di “tabaccherie autorizzate”. Due patacche. Inesistenti. Di conseguenza non restavano che gli uffici Aci di via delle Alpi, una bottegaccia di sottogoverno dove gli sfigati in fila erano oggi oltre 170. Con sole due casse aperte. Ma non poteva l’assessorato della Regione avvertire l’Aci che una folla straordinaria si sarebbe riversata in via delle Alpe per mettersi in regola con gli arretrati? E non potevano i vertici dell’Aci – ma chi li nomina? – attivare due o tre casse in più per fronteggiare l’emergenza? Ma a chi frega qualcosa dei cittadini? Ma è possibile che con questo governo regionale e con questo assessorato all’Economia anche l’adempimento più semplice, come pagare un bollo non pagato, debba diventare uno scandalo?