Va in onda questa sera dopo Report la quarta puntata di “Prima dell’alba”, la trasmissione di Rai 3 condotta da Salvo Sottile. Che ancora una volta farà breccia nelle storie della notte, intrise di vita, mistero e trasgressione. La puntata si apre a Bologna in compagnia di Elena e Erika, due guide turistiche che custodiscono le chiavi della città e quotidianamente aprono ai turisti le porte dei luoghi più celebri ma anche di quelli meno conosciuti. Sottile entra nella Conserva di Valverde, detta dai bolognesi Bagni di Mario, il cuore di un imponente sistema cinquecentesco di raccolta delle acque che forniva la Fontana di Nettuno e la Fontana Vecchia e che si dirama sottoterra, come un tesoro nascosto. Poi ci si sposta più a Sud. A Lecce entra in contatto con il “caro” mondo dei fattucchieri: sono infatti 8 i miliardi di euro che ogni anno vengono spesi dagli italiani in tarocchi e sfere di cristallo. Per scoprire di più su questo giro d’affari Salvo partecipa a una seduta spiritica con la celebre Tavola Ouija, accompagnato però da Armando De Vincentiis, pronto a dare una spiegazione razionale a questa pratica che cattura l’interesse di tante persone, desiderose di comunicare con l’al di là.

Tornando a Bologna, è già l’ora perfetta per visitare il “Senza Nome”, il primo bar gestito da sordi che nasce per abbattere le barriere che normalmente si interpongono tra udenti e non udenti. Il racconto prosegue in Calabria per dare voce a coraggiosi imprenditori che si sono ribellati alle mafie. Qui Salvo incontra Raffaella Conci e Umberto Ferrari, fondatori della Cooperativa Terre Ioniche – che gestisce 100 ettari di terre confiscate ai clan – che gli raccontano di aver ricevuto anche diversi tentativi di intimidazione. Ma c’è spazio anche per la trasgressione: a Milano, Sottile scopre il post-porno, l’evoluzione del porno verso un’espressione più libera e inclusiva delle diversità. La cam-girl Regina e il suo compagno Bruno dal 1998, dopo la nascita del loro primo figlio, offrono spettacoli erotici ai loro fan sul web. La notte termina a Bologna, osservando l’alba dalla cupola del santuario della Madonna di San Luca.