Il posto di magnifico Rettore all’Università di Catania scotta. Dopo l’inchiesta su Università Bandita, che ha costretto alle dimissioni Francesco Basile, l’Ateneo prova a rifarsi una verginità con le elezioni interne. Che al primo turno, però, non hanno avuto alcun riscontro “solido”. Nessuno dei candidati alla sua successione, infatti, ha raggiunto il quorum di 792 voti per imporsi. Basile, prima di dimettersi, era stato interdetto dal Gip, dato che assieme ad altri 9 docenti – fra cui il suo vice – risulta implicato nello scandalo dei concorsi truccati. Il provvedimento d’interdizione è stato revocato soltanto a Giancarlo Magnano San Lio, ex pro rettore, in seguito agli interrogatori di garanzia dello scorso luglio. Mentre per gli altri indagati, il prossimo 14 ottobre, si terrà un’udienza del Tribunale del Riesame per valutare i ricorsi contro il provvedimento di sospensiva che ha la durata di un anno. A quasi due mesi dallo scandalo, il Ministro ai Beni Culturali Bussetti ha annunciato controlli a campione sul 10% di tutti i bandi pubblicati annualmente per evitare, o limitare, episodi della stessa tipologia.