Il ministro Musumeci perde il Sud
ma diventa “il pompiere d’Italia”

Il governo non ha intenzione di perdere tempo sul Superbonus. La stretta promessa è arrivata, già all’interno del decreto Aiuti quater, approvato in serata dal Consiglio dei ministri. Norma anticipata affinché le risorse recuperate possano già essere utilizzate in manovra. Il decreto prevede una stretta dal 110 al 90% per gli interventi di efficientamento energetico avviati a partire dal primo gennaio 2023. Malumori in Forza Italia, con il sottosegretario Ferrante che invita a confrontarsi con famiglie e imprese "prima di un qualsivoglia intervento normativo". Nel decreto va anche il rialzo del tetto al contante, a 5mila euro: una via di mezzo al ribasso tra i 3mila proposti da Fdi e i 10mila, invece, che erano l’opzione preferita dai falchi leghisti. Arriva anche la rateizzazione degli oneri energetici delle imprese, il..

Boia chi molla. L’ex cerchio magico all’assalto di Schifani

Boia chi molla. I patrioti che per cinque anni hanno spadroneggiato tra i corridoi di Palazzo d’Orleans non mollano la presa. Con Nello Musumeci erano le stelle del cerchio magico, quelle che stringevano tra le mani i conti pubblici, la sanità, i milioni del Turismo. I tre sembravano dispersi: Gaetano Armao, dopo l’ennesimo cambio di casacca, è naufragato nello zero virgola di una campagna elettorale tanto azzardata quanto sfrontata; Manlio Messina, meglio noto come il Balilla o il Cavaliere del Suca – scegliete comodamente voi – ha trovato rifugio a Montecitorio e non piritolleggia più per teatri, giri d’Italia e orchestre allo sfascio; Ruggero Razza ha alluvionato di tac e ogni altra attrezzatura sanitaria la provincia di Enna nella speranza di regalare un seggio alla moglie Elena Pagana ed è..

Il governo “spoglia” il Reddito
Un miliardo per le bollette

Dal programma elettorale di Fratelli d'Italia in vista del voto del 25 settembre: "Abolire il Reddito di cittadinanza per introdurre un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, effettivamente fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili". Oggi, 9 novembre, il viceministro dell'Economia Leo (Fdi) annuncia: "La nostra strategia sul Reddito è separare le persone che non possono lavorare - e qui è in linea con il programma - e gli altri su cui si può intervenire con meccanismi di controllo che possono generare un flusso di un miliardo di euro". Insomma, avevano promesso di cancellarlo per tutti coloro in grado di lavorare ma, alla prima manovra, Fratelli d'Italia si limita a dichiarare guerra ai 'furbetti' della misura. Promettendo di ricavarne un miliardo extra in manovra da utilizzare..

Forte scossa di terremoto
lungo la costa marchigiana

Una forte scossa di terremoto è stata avvertita in Italia centrale alle 7.07 di questa mattina. La magnitudo del sisma è stimata 5.7 della scala Richter con epicentro lungo la costa marchigiana pesarese, a 20 km dalla costa, a una profondità di 8 km. Da Ancona a Fano e Urbino: sono molte le città in cui le case hanno tremato durante le scosse durate diversi secondi, avvertite in molte zone dell'Italia centrale, dalla Romagna all'Umbria. In varie città delle Marche sono state chiuse le scuole di ogni ordine e grado, in via precauzionale. Continua su Huffington Post

Altro che traversata. Il Pd resta fermo nel deserto

“Che fare?”, si chiese Lenin nel 1901. Probabilmente era una domanda retorica. Il futuro capo dei bolscevichi aveva idee chiare – per quel che vale, da me non condivise - e le mantenne per sedici anni con assoluta determinazione, fino alla presa del potere. Ai dirigenti del Partito democratico, alcuni dei quali, per lontane filiazioni ideologiche, quel saggio potrebbero averlo letto, da tempo si pone la stessa domanda e finora non si ottiene alcuna risposta. Si resta così in un terreno incerto, in una vaghezza politica ed identitaria che sta riducendo il consenso, come si coglie dai sondaggi. Nel tempo hanno accroccato soluzioni diverse e spesso incoerenti che hanno garantito il galleggiamento, assicurato la partecipazione alla gestione del potere e la perpetuazione del quadro di comando. Nel turbinio dei segretari,..

Migranti, il governo ha un piano
che è già fallito tre anni fa

Si riparte da dove si era interrotto il governo gialloverde. Nel 2019 gli sbarchi totali di migranti sulle coste italiane tramite le navi delle Ong che incrociano nel Mediterraneo sono stati pari al 14% del totale, negli ultimi 12 mesi la percentuale è rimasta invariata. Secondo Matteo Villa, ricercatore dell’Ispi, nel primo mese di governo Meloni “Geo Barents, Ocean Viking e Humanity 1 hanno soccorso meno di 1.000 persone”, e “nello stesso periodo, in Italia sono sbarcate quasi 11.000 persone”. Eppure Matteo Piantedosi sostenuto dalla grancassa di Matteo Salvini è ripartito da lì, da un estenuante braccio di ferro con le Organizzazioni non governative che hanno riportato l’immigrazione al centro dell’agenda politica e delle prime pagine dei giornali. Continua su Huffington Post

Mulé: “Non sono il guastafeste
né il Pierino della minoranza”

Giorgio Mulé è a disagio in questa posizione: “Io non sono né il pierino della minoranza, né il guastafeste del governo”, dice seduto sui divani bianchi del suo ufficio di vicepresidente della Camera, al secondo piano di Montecitorio. Eppure Giorgia Meloni ha iniziato a governare da pochi giorni e, su quasi ogni tema affrontato, il contrappunto che si sente più nitido è il suo. Il consiglio dei ministri decide per il reintegro dei medici non vaccinati? Lui dice che è “un segnale pessimo che si manda al Paese, perché la pandemia non è ancora finita e i medici che hanno rispettato le regole in vigore fin qui non possono passare per fessi”. Il prefetto Piantedosi vuole estirpare i rave con un nuovo reato? E lui invita all’equilibrio tra il delitto e la pena,..

E i pacifisti cacciarono Letta
dal corteo: hai distrutto il Pd

Una dura contestazione a Enrico Letta e ai parlamentari del Pd nel corso della manifestazione per la pace a Roma. "Assassini, mafiosi" hanno urlato alcuni manifestanti che affiancavano il corteo. Altri hanno attaccato direttamente il leader Pd. "Vattene a casa, hai distrutto il partito". Letta attorniato da molti parlamentari dem non ha lasciato la manifestazione, si è solo spostato in una posizione più defilata, mettendosi dietro lo striscione di alcune manifestanti ucraine che chiedono la liberazione di Kiev. Molto atteso in piazza, il leader dem è giunto dopo un'ora dalla partenza del corteo, raggiungendo decine di parlamentari e sindaci. Tra gli altri Stefano Bonaccini, Dario Nardella, Zingaretti, Cuperlo, Benifei. "Sono contestazioni naturali. Ma dove si chiede la pace noi ci siamo", risponde Letta all'Huffington Post che lo interpella dopo la..

La prima manovra di Meloni
diventa un inno all’Europa

“Gli interventi che ci ha chiesto di fare la Commissione europea sono mirati e temporanei. Quello che noi abbiamo previsto di fare sono interventi mirati e temporanei”. Era arrivata al governo per porre fine alla ‘pacchia’ di Bruxelles e mercati nei rapporti con Roma. Ma la prima manovra del governo Meloni, incorniciata nei suoi fondamentali dalla Nadef approvata oggi in Consiglio dei ministri, sembra scritta direttamente da un alto funzionario dell’Eurogruppo. Il triplo vertice di ieri con i capi dell’Ue non ha smosso nulla. Le parole d’ordine di premier e ministro Giorgetti sono prudenza e cautela. Massima priorità sarà data a famiglie e imprese contro il caro-energia. 9,5 miliardi la prossima settimana nel decreto Aiuti quater, cioè la proroga delle misure introdotte da Draghi. 23 miliardi in manovra, cioè tutta..

Cent’anni di solitudine. Perché ci mancano Sciascia e Pasolini

E’ l’anno dei centenari. La Marcia su Roma, l’ascesa al potere di Benito Mussolini, presidente del Consiglio del Regno d’Italia dal 31 ottobre 1922, l’inizio del Ventennio che tanto danno procurò all’Italia. Coincidenze, certo. Ma anche generi di conforto per la sinistra in campo. Tanto autoreferenziale da dare e darsi la patente di “migliore”, mentre guarda il dito puntato sui fantasmi del passato secondo l’assioma dell’eterno ritorno del fascismo d’assalto in Italia. Possibile, certo. Ma tanto dibattuto ora da renderlo luogo comune, stereotipo. E’ l’anno del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, mentre non si è ancora spenta l’eco delle celebrazioni per Leonardo Sciascia, nato un anno prima di Pasolini. Coincidenza anche questa. Ma pure occasione per riappropriarsi degli autori della “migliore” stagione della letteratura civile italiana, quella sbocciata..

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