Quasi 5 milioni di italiani
non pagano più le bollette

Negli ultimi nove mesi, a causa dell'aumento dei prezzi energetici, 4,7 milioni di italiani avrebbero saltato il pagamento di una o più bollette di luce e gas. Il dato arriva dall'indagine commissionata da Facile.it, che mette in luce anche come il numero di morosi sia destinato ad aumentare se i prezzi continueranno a crescere. L'analisi ha individuato in 3,3 milioni il numero di individui che potrebbero trovarsi nell'impossibilità di pagare le prossime fatture. Un fenomeno che riguarda anche le spese condominiali: infatti sarebbero oltre 2,6 milioni gli italiani che hanno saltato una o più rate del condominio. Secondo l'indagine, quindi, quasi 2 morosi su 3 (62%) hanno affermato come è la prima volta che saltano il pagamento delle bollette. E guardando i numeri più da vicino si scopre che se..

La lezione di Sciascia ai professionisti dell’antifascismo

“All’armi, son fascisti”. Giorgia Meloni batte tutti per destrezza. E da Capalbio a Marzamemi, passando per le masserie del Salento, s’alza un grido: “All’armi, son fascisti”. Né accenna ad acquetarsi. Anzi, trova sponde pure all’estero. Oltralpe. Non solo intellò. Pure la ministra degli Affari europei nel governo di Francia si angustia per il futuro dell’Italia meloniana. Annuncia di voler vigilare sul “rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto”. Nientemeno. Il tema è quello: il presunto mussolinismo di Meloni. Il paventato ritorno in Italia del fascismo, che tanti guai combinò illo tempore e che ebbe inizio con la Marcia su Roma, giusto cent’anni fa. “Il caso e le coincidenze” avrebbe notato Leonardo Sciascia. Il quale nella querelle viene tirato in ballo proprio per aver sempre denunciato “l’eternamente possibile..

Kherson, il direttore d’orchestra
non suona per i russi: viene ucciso

Il direttore dell'orchestra del Teatro drammatico di Kherson, Yuriy Kerpatenko, è stato ucciso in casa sua dalle forze di occupazione russe per "rifiutato di collaborare con gli occupanti". Lo riferisce la pagina Facebook del Ministero della Cultura e dell'Informazione ucraino, scrivendo che "il 14 ottobre si è saputo del brutale assassinio del direttore d'orchestra capo del teatro drammatico di Kherson intitolato a Nikolai Kulish". Il ministero spiega che Kerpatenko si è categoricamente rifiutato di collaborare con gli occupanti per il concerto in occasione della giornata internazionale della musica del primo ottobre. Continua su Huffington Post

Fico, grillino pentito? “Vorrebbe
mantenere un ufficio alla Camera”

Eletto il nuovo presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il predecessore Roberto Fico si prepara a traslocare. O forse no. Secondo alcune indiscrezioni, riportate da Repubblica e Corriere della Sera, il pentastellato vorrebbe mantenere ufficio e staff, seppur in formato ridotto, a Montecitorio. “Spero si tratti di una menzogna”, ha commentato l’ex M5s Alessandro Di Battista su Twitter. Oggi Fico è fuori dagli eletti del Movimento 5 Stelle, in virtù del “no” al doppio mandato, ma non sarebbe intenzionato a rinunciare ai benefit da ex presidente: vorrebbe conservare l'ufficio di Palazzo, nella stessa stanza che fu di Pier Ferdinando Casini, e tenere due collaboratori, entrambi esterni agli organici di Montecitorio. Va precisato che il 5s non commetterebbe alcuna violazione della prassi: tali benefit, infatti, spettano di diritto agli ex presidenti del..

Dopo La Russa arriva Fontana
La svolta a destra, quella vera

E dunque: al Senato Ignazio La Russa: (all’anagrafe Ignazio Maria Benito), non proprio l’incarnazione dei migliori valori repubblicani, l’antifascismo, la Costituzione, eccetera. E uno. Alla Camera: Lorenzo Fontana, un Kyrilian-putiniano, contro le nozze gay, l’aborto, l’eutanasia, la società multiculturale, padrino del famoso convegno di Verona del 2019, quello con le foto dei feti esibite sui manifesti; e mai pentito estimatore dell’autocrate russo, indossatore di magliette contro le sanzioni, grande artefice dell’ingresso della Lega nel gruppo lepenista in Europa. E anche lui ha qualche problema con 25 aprile, la festa del riscatto morale degli italiani. Anzi, ne ha proprio il rifiuto perché una volta si esibì, in quel giorno, nel festeggiamento della “non Resistenza”. Dimentico che le pagliacciate sono possibili perché qualcuno ha riconquistato la libertà per consentirle, così come per..

La destra è già ammaccata.
La sinistra è già sfasciata

Mai si era visto, sulla presidenza del Senato, che una maggioranza si spaccasse in modo così traumatico. Addirittura con una sua componente che, come primo atto della legislatura, non partecipa al voto: non una scheda bianca, ma un Aventino sul Senato. E i franchi tiratori dell’opposizione – una ventina, un decimo del Senato - che la salvano regalando un imprevedibile successo a Giorgia Meloni. A maggior ragione in un’elezione ad alto valore politico e simbolico, carica di significati storici e culturali. Diciamolo: game over, da oggi l’evocazione, variamente declinata, del fascismo perde qualunque ancoraggio con la realtà e diventa inservibile, perché soffocata nelle miserie di un inspiegabile tatticismo parlamentare. Continua sull'Huffington Post

Quarta votazione alla Camera
Forza Italia sceglie Fontana

Dopo le tre fumate nere di ieri, alle 10.30 si prosegue con la quarta votazione a maggioranza semplice per l’elezione del presidente della Camera. L’obiettivo della Lega è far eleggere Lorenzo Fontana. Ieri Ignazio La Russa è salito alla presidenza del Senato - la seconda carica dello Stato - con 116 preferenze, ma senza i voti di Forza Italia. Sarebbero quindi 17 i senatori dell’opposizione che lo hanno scelto. Continua sull'Huffington post con la diretta

Corini: la difesa d’ufficio non ripara i guasti del Palermo

Come fa uno che perde sempre ad essere considerato il migliore? Cinque sconfitte nelle ultime sei partite – le prime dal suo ritorno a Palermo – non sono bastate a mettere in discussione la gestione tecnica di Eugenio Corini. L’ex centrocampista, oggi allenatore dei rosanero, rimane saldamente in panchina. Dopo un inizio così così, il Palermo degli sceicchi ha perso smalto e non riesce a imbroccarne una. Colpa dei “nuovi arrivi”, che faticano a ingranare; colpa dell’allenatore, che non li ha messi nelle condizioni di rendere al meglio. Dove inizino le responsabilità di Corini e dove quelle della società non è per niente chiaro. Così il direttore generale Giovanni Gardini, l’uomo che funge da collegamento con Manchester, ha provato a buttare acqua sul fuoco: “La fiducia in Corini - ha..

O Giorgia spariglia o subito
le chiederanno una cabina di regia

Il paradosso è che, alla vigilia dell’insediamento delle Camere, è più avanti il lavoro sul governo che sui presidenti dei due rami del Parlamento. È il risultato di uno schema per cui si è scelto di aprire una estenuante trattativa, facendo dipendere l’esito della scadenza più ravvicinata da quella più lontana, ed esponendo così al mercanteggiamento anche le cariche istituzionali. Quanti ministeri vale palazzo Madama? E quanti Montecitorio? Salvini, prima di mollare il Senato, vuole capire cosa incassa sul governo perché la rinuncia alla seconda carica dello Stato e al Viminale, dal suo punto di vista, non possono essere a costo zero. E dunque fa sapere che “si sta lavorando per Calderoli”. Berlusconi, cui non fanno difetto le capacità commerciali, ha prezzato a “due ministeri” la rinuncia alle presidenze. E,..

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