Ventotene, un manifesto che la sinistra forse sopravvaluta
Non è un caso di lesa maestà. La grandezza di due confinati di Ventotene, e di un eroe come Eugenio Colorni, che immaginano l’Europa di un futuro possibile, libero e federalista, nell’anno chiave della sua tentata distruzione da parte dei totalitarismi nazista e fascista è fuori discussione. Meloni ha detto in Parlamento che la sua Europa non è quella. Legittimo, vorrei vedere. Ritirare fuori il Manifesto di Spinelli e Rossi, come avevamo tentato di spiegare qui, è una scelta pigra e ambigua, è un affondare nel vuoto dei “valori” e delle declamazioni ornamentali quando sono necessari, oggi più che mai, solidi concetti politici, scelte che a piazza del Popolo non si sono viste, tra tanti sbandieramenti equivoci e sentimentali di un europeismo languido, inservibile, una via di fuga dalla responsabilità,..