Che ne è di Bologna. Cronaca di un degrado intellettuale

Ma che gli è preso al demone divino di una città come Bologna? Quale altro morbo ha combattuto e vinto la sua spensieratezza e anche la sua drammatica, spettacolare allegria, la sua pastosità, la sua bellezza piazzaiola e cattedrale, le sue glorie municipali, la sua resistenza al vecchio vizio dell’italiano che da Milano infallibilmente marcia su Roma e da Firenze pretende di imporre il dominio universale del Rinascimento, che fine ha fatto la sua civiltà filologica, la pastosa eccentricità della vita civile nel grande studentato, la severa gustosità dei suoi portici e ristoranti? In un giro di tempo brevissimo Bologna ha monumentalizzato, celebrato, emeritato con le chiavi della città il nullismo antisionista di una chiacchierona di serie B e poi ha vietato un corso di Filosofia per gli allievi in..

“Sedicenti”. La reticenza che copre teppisti e terroristi

Puntuale e stupido, è arrivato il marchio “sedicenti”, cattiva roba d’antan. “Sedicenti pro Pal”, nel post di Telese. E tutto un profluvio di attenuanti generiche, so’ sedicenni, anzi so’ fascisti (“il fascismo è nelle teste”, abbiamo dovuto leggere) perché dover ammettere che il Kollettivo studentesco autonomo imparentato Askatasuna (36 denunciati) non è “di destra” è faccenda impossibile per il buon pensiero “antifascista”. Anche per il direttore della Stampa Andrea Malaguti (si rinnova la solidarietà) erano “teppisti invasati, antagonisti fuoriusciti da un corteo pro Palestina”. (Fuoriusciti, insomma sedicenti). Ma sacrosanto è il ricordo del vicedirettore della Stampa Carlo Casalegno, il primo giornalista ucciso dalle Br (allora “sedicenti” pure loro). La verità è che non solo Torino, ma molte città italiane sono minacciate e messe sottosopra dalla violenza pro Pal, e cavarsela..

Referendum: Tajani chiama Mulè
per la campagna di Forza Italia

Sarà il vicepresidente di Montecitorio e deputato Giorgio Mulè il coordinatore di Forza italia per la campagna per il Sì al referendum sulla giustizia. La notizia è stata data con una email agli iscritti da Antonio Tajani. "Tra le battaglie che identificano Forza Italia e ne costituiscono un valore identitario - scrive il segretario di FI - quella della Giustizia Giusta ha attraversato e segnato la nostra storia fin da quando Silvio Berlusconi fondò il nostro Movimento. Quella della separazione delle carriere - aggiunge - è una battaglia di civiltà che abbiamo portato avanti in Parlamento in favore dei diritti del cittadino di avere una giustizia davvero imparziale, rapida ed efficiente". Tajani invita dunque gli iscritti ad aiutare il nuovo coordinatore nella sfida referendaria: "Sono certo di poter contare sul..

Abbiamo un nuovo santo da venerare: il Black Friday

Sempre sia lodato il Black Friday, festa solenne della religione di tutte le donne e gli uomini di buona volontà che preferiscono godersi la vita, essere felici, perfino socializzare con la pizza discount che non macerarsi il corpo, e dunque lo spirito, idolatrando una religione senza joie de vivre che negando il corpo nega pure l’anima. Insomma il cristianesimo manicheo e vittimario in formato cilicio, senza carne (al massimo vegan per non inquinare) che ha ridotto i beni del mondo a un demoniaco “consumo” da evitare. Vade retro sconto! Sempre sia lodato il Black Friday, del resto si celebra il venerdì dopo il Thanksgiving, quando si mangia un bel tacchino grasso alla faccia di tutte le mestizie dell’anno. Il moralismo contro i compratori da black season – cioè i cittadini..

Ma il monito del vescovo è anche per noi dell’opposizione

C’è una frase, tra le molte pronunciate dall’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, che dovrebbe togliere il sonno a chi oggi ha responsabilità politiche: “La politica che si distacca dalla gente, dalla vita, diventa antipolitica, preda la città, la disperde”. Non è retorica, non è omelia. È una diagnosi. E riguarda tutti noi. Lorefice ha parlato con franchezza, e chi parla con franchezza va ascoltato sempre. Non si è limitato a elencare i guasti di questa terra, la disperazione dei giovani, l’assenza di futuro, la rassegnazione che diventa convenienza, la connivenza che diventa sistema. Ha denunciato un clima nel quale “proliferano le complicità che continuano a distruggere la nostra isola”. È un atto d’amore, non un atto d’accusa. E proprio per questo pesa di più. Il silenzio del potere è una..

Conte, un pretendente senza voti
ma con tanta spregiudicatezza

Sì è scritto che Giuseppe Conte “ha fatto da sponda” a Giorgia Meloni contro la socia e alleata del centrosinistra, Elly Schlein. L’occasione era l’ormai famoso invito rivolto alla segretaria del Pd per la festa di Fratelli d’Italia, Atreju. Un lungo tira e molla: vado solo se faccio un dibattito one-to-one con la premier. Allora ci deve essere anche Conte, perché non sappiamo chi sia il capo del centrosinistra mentre sappiamo benissimo chi è al vertice del centrodestra. Allora se volete Conte, ci deve essere anche Salvini e facciamo una discussione tra coalizioni (e in quel caso dove mettiamo Fratoianni e Bonelli? E Tajani? E Lupi?). E comunque Conte è pronto, “io sono disponibile”. Per farla breve e senza tornare su riflessioni già fatte (ottimo De Angelis sulla Stampa), la..

Un vescovo nel deserto, questa politica è muta e sorda

Di altrettanto duro e determinato come il recente intervento dell’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, c’è l’indifferenza dei suoi interlocutori. C’è l’assordante silenzio di chi guida la città di Palermo e la Regione, l’atonia, l’indifferenza, l’assenza perfino di un formale riscontro. Nessuno di loro – in passato succedeva magari con qualche tratto di ipocrisia – ha dato segno di aver sentito le parole del presule, che dopo dieci anni di permanenza alla guida dell’Arcidiocesi ha richiamato con forza, perfino con veemenza, sicuramente in modo sapienziale “i lupi rapaci” che governano in un clima nel quale “proliferano le connivenze che continuano a distruggere la nostra Isola”. Nell’ultimo suo libro, Nel segno della speranza, Lorefice ha raccolto l’esperienza maturata a Palermo e in modo profetico, con una forza analoga a quella che fu..

Ucraina, Putin alza la posta
La pace sempre più difficile

I russi potranno tornare a gareggiare nel Judo con tanto di inno e bandiera. La Federazione mondiale di Judo (Ijf) - di cui Vladimir Putin è stato presidente onorario, poi espulso in seguito alla guerra - è la prima a porre fine al bando internazionale per lo sport. Da Bishkek, in Kirghizistan, il presidente russo non commenta quello che potrebbe essere un primo passo verso l'avvicinamento della Federazione russa alle Olimpiadi di Los Angeles, una delle tante questioni di cui sta discutendo con gli Usa. Se la parola Judo significa "via della cedevolezza", capacità di sfruttare la forza dell'avversario a proprio vantaggio, Putin si appoggia della forza degli Stati Uniti per fissare un prezzo altissimo per mettersi a sedere e dialogare anche con l'Ucraina per la fine della guerra. La..

Meloni teme la palude di un Salvini già fuori controllo

Voi vi fidereste di Salvini? Meloni non si fida e ha le prove. Schlein la sfida: “Pronta a confrontarmi con lei ad Atreju”. Meloni si protegge. Ha chiesto di calendarizzare il premierato a gennaio e vuole modificare la legge elettorale per evitare la “palude”. Si dice in FdI: “Con la Lega tutto è inverosimile ma nulla è impossibile. Anche un altro governo Draghi”. Salvini prima ha sabotato l’accordo Meloni-Schlein (sul libero consenso) poi ha spiegato che il testo è scritto male. Sapete chi ha seguito il testo? Il sottosegretario alla Giustizia, il leghista Ostellari. Meloni comincia a temere il pareggio elettorale e con il pareggio Salvini può “tradire”. È vero che per la destra adesso la legge sul consenso è scritta male, una “boldrinata”, ma è il testo che ha..

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