Retromarcia Trump: blocca i dazi
per tutti tranne che per la Cina

Un altro giorno di ordinaria follia sui mercati. Partono i dazi verso tutto il mondo, reciproci e al 10%, scattano le tariffe al 104% verso la Cina. Pechino replica con controdazi all'84%. Si vende, si vende ormai come di consuetudine. Parigi perde il 3,34%, Francoforte il 3%, dopo aver ceduto oltre il 4% durante la seduta, Londra segna una discesa del 2,92%, mentre Milano perde il 2,75%. Si salvano i listini cinesi, che terminano la seduta poco sopra la parità nella speranza di maxi stimoli, parte in verde comunque anche Wall Street. Poi a un certo momento il boom. Colpo di scena. Post di Donald Trump su Truth intorno alle 19.30 ora italiana: dazi reciproci e dazi al 10% sospesi per 90 giorni, mentre le tariffe sulla Cina vengono alzate..

Caro voli. La Pasqua decreta il fallimento della politica

La Regione ha gridato al successo per i 560 biglietti del Sicilia Express andati esauriti in un’ora. Ma evidentemente non s’è fatto, o non s’è potuto fare nulla, per le migliaia di fuorisede che vorrebbero riunirsi alla propria famiglia sotto Pasqua. Quelli che non possono prendere il treno, s’intende. Come segnalato nei giorni scorsi da Assoutenti, infatti, un volo da Catania o da Palermo per Linate può arrivare a costare quanto una traversata oceanica per New York: intorno a 500 euro. Numeri da far gelare il sangue. Eppure la politica si era mossa adottando contromisure e denunciando (presunti) cartelli all’Antitrust: lo scopo era quello di combattere il famoso algoritmo delle compagnie aeree che durante le festività (Natale, Pasqua, Ferragosto) regala lacrime amare. Il piano è miseramente fallito; infatti, come a..

Che ne sarà di Gibellina capitale ora che Pumilia non c’è più

Con il ritiro della Fondazione Orestiadi dalle Fabbriche di Agrigento si chiude un esperimento importante: un tentativo coraggioso di portare cultura e visione in un territorio complesso. Per me è anche il momento di riflettere su quel passaggio breve ma intenso che ha segnato una parentesi significativa del mio percorso. Ma la mia riflessione non vuole essere solo personale: è anche un tentativo di restituire la complessità di una memoria più ampia e sfaccettata dell’intera vicenda. Anch’io sono stata parte della Fondazione, anche se per poco tempo. Per questo il mio ruolo è stato soprattutto quello di osservatrice e testimone. Ho seguito da vicino la vicenda delle Fabbriche, nate come una scintilla dalla cosiddetta “casa madre”, una scintilla in cui avevo creduto profondamente, immaginando potesse divampare in un fuoco capace..

Musk ci ripensa e si schiera
contro i dazi dell’amico Trump

Elon Musk ha condiviso un vecchio video, pubblicato da un altro utente, in cui l'economista e premio Nobel Milton Friedman - teorico del libero mercato - utilizzando l'esempio della matita, spiega le diverse fasi in diverse parti del mondo per creare una matita. "Migliaia di persone hanno collaborato per realizzare questa matita", afferma Friedman, scomparso quasi 20 anni fa, parlando di "magia del sistema dei prezzi" e aggiungendo che "è per questo che il funzionamento del libero mercato è così essenziale". Continua su Huffington Post

Lega. Piantedosi kaput: Salvini litiga con il suo alter ego

L’ombra di Matteo Salvini oppure il suo alter ego. Veniva definito così Matteo Piantedosi nell’autunno 2022, quando il suo nome era stato ufficializzato come futuro ministro dell’Interno. E la Lega ammiccava: "È uno dei nostri". Salvini, in attesa della sentenza del processo Open Arms - nel quale poi è stato assolto “perché il fatto (il sequestro di persona di migranti che non aveva fatto sbarcare) non sussiste” - aveva dovuto rinunciare al suo grande sogno. Quello, per l'appunto, di tornare nel Palazzo nel quale il suo staff (Piantedosi principalmente, che era il suo capo di gabinetto) aveva vergato i due decreti Sicurezza, ai tempi del primo governo Conte. Era contento, l'attuale vicepremier: un suo uomo al Viminale era garanzia della continuazione del suo lavoro. Che le cose non sarebbero andate..

La Lega sfida il governo:
“Salvini torni al Viminale”

La Lega sgomita e lo fa con forza. Il caos generato dall’introduzione dei dazi americani ha messo in difficoltà Giorgia Meloni e allora ecco che il Carroccio cerca di approfittarne per provare a dettare la linea in politica estera e per alzare la voce in politica interna. Un attivismo che sta generando non poche tensioni con entrambi i partner di governo. Se le divergenze con Forza Italia sulla questione Trump-Unione europea è roba nota, da Firenze, dove è in corso il congresso nazionale della Lega, arrivano due grane per Fratelli d’Italia. La prima è la richiesta, improvvisa, della guida del ministero dell’Interno. La seconda è un po’ meno nuova ed è il tentativo di puntare i piedi nella partita per le regionali: la Lega non vuole cedere niente agli alleati...

Che smacco: la Fondazione Orestiadi lascia Agrigento

Ad Agrigento capitale della cultura si chiude uno dei pochissimi spazi culturali. Si chiudono le Fabbriche, che ho voluto aprire con pervicacia e, se posso dirlo, lungimiranza. I nuovi amministratori della Fondazione Orestiadi hanno tolto dalle pareti le opere che avevano chiuso all’interno dello spazio chiaramontano nel centro storico della città, scambiando una gabbia dorata per una mostra e le hanno restituite all’autore, l’ottimo Michele Canzoneri. Era stata immaginata come la prima, importante iniziativa della Fondazione Orestiadi nella città dei templi, in coincidenza con l’inaugurazione dell’anno della Capitale e a pochi giorni dalla visita del presidente della Repubblica. Per una imprevista sincronicità si erano scelti i lavori che l’artista aveva realizzato vent’anni addietro in Siria, nello stesso momento nel quale quel Paese tornava drammaticamente al centro dell’attenzione del mondo. Attorno..

Crio, patria e famiglia: Giorgia e Lollo sotto zero

Giorgia Meloni e Francesco Lollobrigida a 80 gradi sotto zero. Il gelo li fa belli. La “crio” li fa giovani. E questo elisir di lunga vita lo vendono all’Eur. “Quando può viene anche il presidente, qui”. Il presidente ossia “la” presidente? “Sì. Lei. Anche se prima la vedevo più spesso. Aveva più tempo. Anzi, prima di diventare premier era proprio una addicted”. Prego? “Diciamo che era molto amante della crioterapia, insomma addicted”. Un trattamento anti invecchiamento dei più futuribili. “Il ministro Lollobrigida viene ancora spessissimo”. Si vede che ha più tempo. A parlare al Foglio è Shura Santaroni, titolare d’una sorgente della bellezza. E’ sua la voce che risponde al telefono dell’avveniristico “Longevity Suite” dell’Eur (quartiere di Meloni-Lollo). E che di sé dice: “Sono la loro clinic manager”. In pratica..

Quando la libertà della donna per il maschio è un affronto

Sara Campanella aveva ventidue anni. Uccisa per strada, a coltellate, nel pieno della sua giornata, nel pieno del suo tempo, da un uomo che non accettava un no. Non accettava di non possederla. Non accettava che lei fosse soggetto e non oggetto. Ilaria Sula aveva la stessa età. Accoltellata anche lei e chiusa in una valigia. Queste morti non sono eccezioni. Non sono frutto del caso. Sono il ripetersi di un rituale antico, riprodotto con una cadenza meccanica, spaventosa, sempre uguale, sempre più frequente, sempre più vicino. Un uomo si sente rifiutato. Un uomo si sente spodestato. Un uomo colpisce. Colpisce per affermare che il suo desiderio ha valore assoluto. Più della libertà dell'altra. Più della vita dell'altra. Perché la libertà femminile è un affronto, un atto di ribellione da..

Dazi: i miliardi di export
che l’Italia rischia di perdere

Giorno uno dopo il Liberation Day. Le imprese italiane si sono svegliate nel nuovo mondo segnato dai dazi voluti da Donald Trump, che ieri ha annunciato l’introduzione di una tariffa minima del 10% per tutti i Paesi. A questa si aggiungono dazi “reciproci” nei confronti dei 60 Stati considerati più ostili nei confronti degli Stati Uniti, tra cui l’Italia, che in quanto membro dell’Unione europea sarà soggetta a un’imposizione del 20%. Una sfida complessa per le imprese italiane, il cui export verso gli Usa ha raggiunto nel 2024 i 65 miliardi di euro, oltre il 10% del totale. L’impatto sarà particolarmente significativo per i settori più esposti al mercato statunitense, tra cui spiccano farmaceutica e agroalimentare, che vi hanno esportato rispettivamente oltre 10 miliardi e 7,8 miliardi lo scorso anno...

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