La teoria del complotto giudiziario
Ma nessuno segue più Crosetto

Il complotto giudiziario non tira più come un tempo. E' diventato una specie di B movie della politica. Crosetto viene lasciato sostanzialmente solo nel centrodestra. Mentre l'opposizione si divide sul posto in cui accertare i fatti: Copasir, Antimafia o Procura? Quando era Silvio Berlusconi a denunciare i disegni delle toghe rosse, una batteria di comunicati stampa ne accompagnava le esternazioni. Ora che Guido Crosetto evoca in un'intervista al Corsera l'opposizione giudiziaria come il solo elemento che possa impensierire il governo, neanche uno straccio di supporto. Neppure dal suo partito. "Non ho seguito, sono in Toscana...", glissa Giovanni Donzelli, raggiunto telefonicamente. Non scende in campo, lui, come tutti gli altri colonnelli meloniani. Tace il governo, e in primis la presidente del consiglio Giorgia Meloni. Neppure dal ministero della giustizia arrivano prese..

Stasera Salvo Sottile in prima serata con Far West su Rai3

Salvo Sottile torna alle origini. Al giornalismo d’inchiesta che richiede passione, curiosità e una buona dose di coraggio. Lo fa stasera, quando su Rai 3 è fissato l’esordio di “Far West”, la nuova trasmissione che arriva in “luoghi dove lo Stato non arriva e i furbi la fanno da padrone”. Sottile, reduce dai grandi ascolti de ‘I Fatti Vostri’ torna a calcare la scena del prime time dopo l’esperienza di ‘Prima dell’alba’. Lo fa con un gruppo di giornalisti reduci da “un’esperienza immersiva”, come racconta il giornalista e conduttore in una bella intervista a ‘Gente’. La prima puntata è dedicata al caso del Mostro di Firenze: “Apriremo una pista alternativa che porta a un nuovo sospettato che potrebbe essere coinvolto dei delitti”. In futuro ci sarà spazio per le “nuove..

Ascesa e declino dei ronzulliani, la corrente rettiliana di FI

Vita breve quella dei ‘ronzulliani’, la corrente più effimera della politica. “Sono come i rettiliani. Non esistono”, dice con una battuta Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e battitore libero: “E neppure i tajaniani esistono. Siamo tutti figli di Berlusconi”. Battute a parte, i figli – elettivi - del Cav sono a rischio diaspora. La staffetta tra Licia Ronzulli e Maurizio Gasparri segna la fine di un’area politica nata male e tenuta in piedi dalla sola presenza di Silvio Berlusconi. Venuti alla luce con l’insediamento del governo, i ronzulliani si sono dissolti un anno dopo. Ora che Licia ‘ha perso il tocco magico’ - ironizzano nel partito - non c’è più motivo di stare con lei”. Andrà a fare la vicepresidente del Senato al posto di Maurizio Gasparri, se domani alle..

Tregua sulla Striscia. Scambio di
prigionieri fra Israele e Hamas

La prima notizia importante della giornata arriva alle 7 ora locale: si fermano le armi. Si apre una finestra temporale che, precisa Israele, non segna la fine dell'offensiva militare nella Striscia di Gaza. "È la nostra vittoria politica" afferma il capo dell’ufficio politico di Hamas Ismai Haniyeh, con l'Iran che si affianca: "Coloro che hanno perso sul campo di battaglia perderanno anche nel campo politico". Il secondo momento importante arriva interno alle 17. Da Gaza escono i primi 13 ostaggi israeliani, rilasciati da Hamas, affidati alla Croce Rossa, trasportati in territorio egiziano. “Stanno bene” è il primo responso medico. C'è una sorpresa positiva: escono anche 10 thailandesi e un filippino, grazie a un accordo separato e tenuto all’oscuro fino all’ultimo, raggiunto sull’asse Bangkok-Teheran-Doha. Prelevati da un elicottero militare, torneranno dalle..

Basta chiacchiere. Su Giulia servono tre giorni di silenzio

Altro che un minuto di rumore nelle scuole, qua ci vorrebbero tre giorni di silenzio per tutti. Ma loro – giornalisti, politici, scrittori, cantanti, attori – vanno sparati dove Freud metteva una marcia più bassa, dove Max Weber sostava nella corsia di emergenza. La sorella di Giulia Cecchettin accusa la società maschilista per la morte della sorella uccisa dal fidanzato, ma ecco che un tizio della Lega, un consigliere regionale di Luca Zaia, le risponde dandole della “satanista”, sicché arriva il Pd e pubblica un manifesto in sua difesa: “Giù le mani da Elena Cecchettin”, al che il Giornale risponde dicendo che la ragazza in realtà è pronta a entrare in politica, allora la giurata di “Ballando con le stelle” scende in campo e ribatte su Twitter che è una..

Ostaggi, sia Israele sia Hamas
vedono il vantaggio dell’accordo

Un accordo tra Israele e Hamas, mediato da Stati Uniti e Qatar, per la liberazione di un numero significativo di ostaggi in cambio di qualche giorno di cessate-il-fuoco a Gaza sembrerebbe questione di giorni, se non di ore. Segnali positivi in tal senso arrivano da tutte le parti coinvolte, dopo l’iniziale cautela con cui è stato accolto, domenica mattina, l’articolo del Washington Post che per primo ha segnalato lo stato molto avanzato delle trattative. “Siamo più vicini di quanto non lo siamo mai stati", anche se restano ancora “questioni in sospeso”, ha dichiarato il vice consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jon Finer. Gli ostacoli che restano sono “assolutamente minori”, ha sostenuto il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. E ancora: “Siamo fiduciosi di poter..

Giorgia Meloni è furba, ma Elly Schlein non c’è cascata

Se la politica fosse solo un talk-show, e i nostri eroi si spostassero come una compagnia di giro da Porta a Porta a Quarta Repubblica, da Otto e mezzo a Propaganda Live, sempre lì a battibeccare tra loro, a darsi sulla voce come comari, allora Schlein avrebbe sicuramente torto: si sarebbe dovuta precipitare lei da Meloni pretendendo un dibattito pubblico, anzi un duello all’ultimo sangue in quanto lo impone la legge dello spettacolo. Stesso discorso per i festival di partito: se fossero un luogo di dialettica democratica, un’occasione per confrontarsi e capirsi a vicenda, in quel caso la segretaria Pd non avrebbe giustificazione alcuna nel rifiutare l’invito ad Atreju. Tra l’altro, fa notare su “Libero” lo storico Giordano Bruno Guerri, Elly frequenta le feste dell’Unità, l’odore di salsiccia è lo..

Carlo Nordio dov’è? Tutti fanno il
ministro della Giustizia tranne lui

E Nordio dov'è? All'indomani di un pacchetto sicurezza che è la summa del panpenalismo securitario - il contrario di ciò che il ministro ha sempre professato - se lo chiedono in molti. Se lo chiede l'opposizione, ma anche chi ha sempre ammirato il suo pensiero liberale e garantista oggi si si domanda: "Ma perché non si dimette?". L'ex magistrato, per anni editorialista del Messaggero, fine intellettuale che aveva annunciato una rivoluzione in via Arenula, per ora non sembra intenzionato al passo indietro. Nelle prossime settimane ha in agenda una alcuni eventi istituzionali: il più importante è il plenum del Csm, il 30 novembre, con Mattarella. Nei mesi scorsi qualcuno lo dava come vicinissimo all'addio - "se non mi vogliono, posso tornare alle mie letture", avrebbe detto a gennaio ai fedelissimi..

Ritratto di Lollobrigida, cognato e ministro fuori misura

Francesco Lollobrigida ha ragione: in Italia è “cambiato qualcosa”. Un ministro, un parlamentare, abbraccia chi ha appena spintonato un altro parlamentare. Il ministro è lui, Lollobrigida, e lo spintonatore è Ettore Prandini, il presidente della Coldiretti. All’ora di pranzo, sotto Palazzo Chigi, Prandini aggredisce Benedetto Della Vedova di +Europa. Gli dà del “delinquente”, del “buffone”. La colpa di Della Vedova è aver votato contro il ddl di governo che vieta la carne sintetica, una carne che nessuno in Europa ha prodotto. Il ministro, dopo lo spintone, con il suo codazzo, raggiunge Prandini, e ci comizia insieme da caro amico. A Strapaese, il podere di Lollobrigida, si fa così. Al Senato si lavora intanto per farlo felice. FdI ha presentato un emendamento al dl Anticipi, il dl collegato alla manovra. Vengono..

Ponte sullo Stretto e Zes unica,
i conti del governo non tornano

“Il grande inganno sul Mezzogiorno”. O almeno così lo definiscono le opposizioni. La sensazione è che l’esecutivo Meloni stia puntando la sua campagna elettorale al Sud in vista delle Europee su progetti grandiosi – dal Ponte sullo Stretto alla Zes unica –, di facile sforzo comunicativo, senza però stimolare nei fatti gli investimenti per il meridione. Il Ponte costa 11,5 miliardi e per la Corte dei Conti avrà un “impatto economico limitato”. Matteo Salvini garantisce che i soldi sono già stati individuati in manovra, ma è un fatto che il ministro Giancarlo Giorgetti ha preso l’impegno a reperire fonti di finanziamento alternative, così “da ridurre l’onere dell’opera, al momento interamente in carico al bilancio dello Stato”. Intanto la premier Giorgia Meloni rivendica a parole l’impegno del suo governo verso il..

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