La prima notizia importante della giornata arriva alle 7 ora locale: si fermano le armi. Si apre una finestra temporale che, precisa Israele, non segna la fine dell’offensiva militare nella Striscia di Gaza. “È la nostra vittoria politica” afferma il capo dell’ufficio politico di Hamas Ismai Haniyeh, con l’Iran che si affianca: “Coloro che hanno perso sul campo di battaglia perderanno anche nel campo politico”.

Il secondo momento importante arriva interno alle 17. Da Gaza escono i primi 13 ostaggi israeliani, rilasciati da Hamas, affidati alla Croce Rossa, trasportati in territorio egiziano. “Stanno bene” è il primo responso medico. C’è una sorpresa positiva: escono anche 10 thailandesi e un filippino, grazie a un accordo separato e tenuto all’oscuro fino all’ultimo, raggiunto sull’asse Bangkok-Teheran-Doha. Prelevati da un elicottero militare, torneranno dalle loro famiglie dopo quarantanove giorni. Due ore dopo, escono dalle carceri israeliane anche 39 prigionieri palestinesi, consegnati alla Croce Rossa: sono donne e minori rimessi in libertà, ventiquattro dalla prigione di Damoon, quindici da quella di Megiddo, tutti trasferiti Ofer. Continua su Huffington Post