Storia del piccolo B.
e delle sue famiglie
Questa è la storia del piccolo B. Un piccolo che era nato per restarci, piccolo. Ed eterno secondo: come la lettera che corona il suo nome. Il piccolo B. aveva quattro anni, grandi occhi, affamati di tutto, e i capelli chiari del normanno. Nella casa dov’era nato, il piccolo B. incrociava sguardi sfuggenti, dolorosi, spesso corrucciati, il più delle volte stremati. A quegli sguardi chiedeva risposte. Raccoglieva lampi, monosillabi distratti. Il piccolo B. pensò quindi che fosse quello il modo giusto di parlare. D’altronde bastava e avanzava. La mamma si voltava a un “Mmm”. “Papà” era troppo lungo da pronunciare, e la fatica non serviva a un bel niente. Papà non c’era, in casa. Per dirla tutta, non c’era mai stato. L’aveva indovinato, il piccolo B., e più ci pensava,..