Deve essere il portato di uno stato confusionale il cortocircuito logico e semantico per cui Matteo Piantedosi, dopo aver spiegato che “la disperazione non giustifica viaggi che mettono in pericolo i figli” – dichiarazione di rara inconsapevolezza se parametrata al ruolo ricoperto – per mettere una toppa prova a spiegare in commissione che voleva intendere “fermatevi, verremo noi a prendervi”. E francamente non si comprende neanche in questo caso cosa voglia dire, se non, alla fine della storia, che ha poca dimestichezza nel maneggiare la disperazione umana e, ancor di più, il tema migratorio, diventato il buco nero del governo sovranista. Continua su Huffington Post