Il ritorno di Clive Richardson e l’incontro con un pezzo, l’ultimo, del vecchio Palermo Calcio, Rino Foschi. E’ iniziata ieri sera l’avventura del nuovo presidente rosanero in città. L’inglese, Ceo della Global Futures Sports & Entertainmente Ltd, raccoglie l’eredità di Maurizio Zamparini, che negli ultimi tempi, per la cronaca, aveva posto al timone della società alcuni uomini (e donne) fidati. Ma nell’immaginario di tutti era sempre stato il Zampa. Ora no. Ora si cambia.

Arriva Richardson, che sulle prime è parso taciturno, quasi rispettoso di chi c’era e consapevole di non conoscere granché del Palermo né del calcio. Durante la prima conferenza stampa era quasi di ghiaccio. Ma ora dovrà farsi largo tra giornalisti e calciatori, fra un pranzo a Sferracavallo e una visita al Barbera. Dovrà abbandonare quel fare cauto e travestirsi da primo sostenitore. A Palermo ci vuole passione. Richardson è il Ceo, l’amministratore delegato, del gruppo che ha rilevato il 100% del club rosanero. Ma in Inghilterra ha le mani in pasta dappertutto, specie in ambito finanziario. E’ il direttore di altre nove compagnie quali: Jeant Ventures Ltd, Supermarine Productions Ltd, Ajenw Ventures Ltd, The Fans Agency Ltd, Global Futures Talent Ltd, Global Futures Trademarks Ltd, Go4ko Sports Ltd, Revo Family Office Ltd, Sports Capital Group Investments Limited.

Un imprenditore che ha acquisito una significativa esperienza manageriale e di livello dirigenziale in tutti gli aspetti dello sviluppo aziendale. Ha fornito indicazioni strategiche a imprese di tutto il Regno Unito. Non è un magnate e non avrà una barca di soldi. Non conosce il calcio, è vero. Zamparini ha chiesto di dargli fiducia. Presto lo vedremo all’opera. Al suo fianco il nuovo ad italiano, Emanuele Facile, e la terza testa del triumvirato: John Michael Treacy.