Intanto che vedo anche i calvi strapparsi i capelli per la sacralità violata del Parlamento, quello americano, dall’assalto dei cornuti e impellicciati su incitazioni incendiarie di un leader che di sé offre soltanto la versione caricaturale e violenta, e la si sottolinea, la sacralità violata, col sussiego di leader che si guardano allo specchio e dentro ci vedono la reincarnazione di Bismark o di De Gaulle, a me vengono in mente milioni di cose. Mi viene in mente, anzitutto, Beppe Grillo che ogni tre per due il Parlamento lo vorrebbe accerchiare, ho ricordato ieri sulla Stampa quando, nel 2013, fallita l’elezione alla presidenza della Repubblica di Stefano Rodotà, gridò al colpo di Stato e mobilitò le folle all’assedio, salvo poi non presentarsi per chissà quale soprassalto di prudenza. Continua sull’Huffington Post