Il presunto complotto ordito ai danni di Silvio Berlusconi approda in Parlamento. Il gruppo di Italia Viva in Senato, infatti, ha presentato un’interrogazione che verrà discussa oggi, col Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, durante il question time. Porta la firma di Davide Faraone, il capogruppo di Iv, e fra gli altri, di Matteo Renzi. La vicenda riguarda un’intercettazione, pubblicata post mortem, del giudice Amedeo Franco, relatore in Cassazione del processo per i diritti tv che costò al Cav. una condanna in via definitiva per frode fiscale. La stessa che ebbe, come conseguenza, l’estromissione dalla politica per effetto della Legge Severino. Nell’intercettazione di cui sopra, Franco disse che l’ex premier fu vittima di “una grave ingiustizia”, che fu sottoposto a “un plotone di esecuzione” e che “doveva essere condannato a priori”. E svelò che “sussisteva una malafede del presidente del collegio” (il giudice Antonio Esposito, che in queste ore ha respinto ogni tipo di addebito).

Italia Viva, però, vuole vederci chiaro, poiché la sentenza verso Berlusconi “ha comportato la condanna definitiva di un leader politico”. “Gli elementi in questione – scrivono gli interroganti – nonostante siano asseritamente riferibili a un esponente appartenente ad una compagine politica diversa” dalla loro, “rappresenterebbero, se accertati nel loro insieme, un insostenibile vulnus allo svolgimento della vita democratica del Paese”. Forza Italia ha già chiesto l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta, oltre a promuovere una petizione per la nomina di Berlusconi come senatore a vita.