“Il Presidente della Regione ha fornito cifre, ma erano cifre sbagliate. E soprattutto non ha risposto sui punti più critici che abbiamo evidenziato: 142 milioni di euro bloccati durante l’approvazione della legge di stabilità ed altri quasi 400 milioni di euro di disavanzo. Da mesi continua a nascondere la polvere sotto il tappeto”. Lo ha detto il capogruppo Pd Giuseppe Lupo intervenendo in aula durante il dibattito sulla crisi finanziaria regionale, alla presenza del presidente della Regione Nello Musumeci, che durante il suo discorso aveva ridimensionato la questione: “Ho letto in più articoli di giornali che la situazione sarebbe prossima al precipizio – aveva detto Musumeci –. Non è così. Mi fa piacere leggere il giudizio del 18 ottobre di Moody’s. Il profilo creditizio della Regione siciliana riflette il buon operato del suo governo. Non è vero che la Regione è senza un euro”. E inoltre non aveva lesinato critiche ai predecessori, Crocetta in primis: “Nel 2015 si sono costruite le condizioni per costruire il default della Regione nel 2018-2019, ma noi lo abbiamo evitato grazie agli accordi raggiunti con il precedente esecutivo nazionale”. Musumeci ha spiegato che “abbiamo bisogno della collaborazione di tutto il parlamento per risanare il bilancio della Regione. Dopo la parifica dovremo votare il rendiconto e l’assestamento. Poi sarà inevitabile ricorrere a un esercizio provvisorio che durerà sessanta giorni”. Lupo però non ci sta: “Siamo alla paralisi politica, legislativa ed amministrativa – ha detto il capogruppo Pd – il risultato di questa situazione è sotto gli occhi di tutti: l’Ars non è nelle condizioni di poter approvare neppure un euro di spesa ulteriore. Ed a pagarne le conseguenze sono migliaia di lavoratori e cittadini che aspettano risposte. Le vere responsabilità – ha concluso Lupo – sono di chi governa la Sicilia non da un giorno, ma da ben due anni: la coalizione guidata dal presidente Musumeci”.