Renato Cortese è un nuovo cittadino onorario di Palermo. E’ stato il sindaco Roberto Lagalla a conferire il riconoscimento all’ex questore di Palermo nel corso di una cerimonia tenutasi presso la Sala delle Lapidi a Palazzo delle Aquile. “A nome della città di Palermo – ha detto Lagalla – esprimo profonda stima e ammirazione nei confronti di Renato Cortese. La sua figura sarà legata per sempre alla storia della nostra terra. Renato Cortese ha dato tanto a questa città e a tutta la Sicilia, andando sempre oltre quell’antimafia di facciata fatta di slogan e intenti. Lo dimostrano gli arresti di Bernardo Provenzano e di altri latitanti di Cosa nostra, quando era a capo della sezione Catturandi e lo dimostra il suo operato nel periodo in cui è stato questore a Palermo che, oltre a mirare alla prevenzione e al contrasto alla criminalità e alla mafia, ha posto grande attenzione ai quartieri più in difficoltà, con importanti ricadute sociali e pedagogiche. Ritengo quindi di parlare a nome di ogni cittadino di questa città – conclude il sindaco – nell’esprimere profondo ringraziamento per l’inestimabile contributo ad un percorso di maturazione culturale e sociale avviato nel nostro territorio. Il conferimento di questa cittadinanza onoraria è un atto che simbolicamente rappresenta l’attenzione rivolta da questa nuova amministrazione comunale al tema della legalità e all’apporto che valorosi uomini dello Stato come Renato Cortese hanno dato e continuano a dare alla lotta alla criminalità organizzata e alle infiltrazioni mafiose nella nostra città”.

Subito dopo la cerimonia si è svolta una manifestazione di ringraziamento a Cortese in via Matteo Bonello, a fianco della Cattedrale di Palermo, organizzata dalla Fondazione Federico II, dalla Confcommercio e dall’Associazione “Cassaro Alto”. Una festa con centinaia di persone che si sono strette con affetto attorno all’ex questore. “Sono emozionato e anche commosso – ha detto Cortese – anche perché in questa città e in questo luogo, a due passi dagli uffici della Questura, mi sento a casa mia”. A Cortese è stato donato anche un ritratto di Santa Rosalia, patrona della città.