Nuova frana nella coalizione di governo. Di fronte al presidente Musumeci, tornato in aula per assistere all’approvazione della riforma urbanistica, l’Ars ha affossato col voto segreto l’articolo 3 del disegno di legge sulle disposizioni finanziarie, che avrebbe garantito ai dirigenti a un passo dalla pensione di poter chiedere, “entro i 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, di essere autorizzato al trattenimento in servizio retribuito nelle mansioni per non più di tre anni e non oltre il compimento del settantesimo anno d’età”.

La norma, già proposta da Diventerà Bellissima durante la discussione sulla legge che sbloccava i concorsi nel Corpo forestale, e affossata con le stesse modalità, era cucita apposta per Tuccio D’Urso, il dirigente generale all’Energia, prossimo alla quiescenza (già nel 2020). Lo stesso che, qualche giorno fa, è esploso contro i dipendenti regionali e rinviato le ferie a dopo Ferragosto (beccandosi il plauso di Musumeci). D’Urso è anche il responsabile unico del procedimento che riguarda la realizzazione del centro direzionale della Regione in via Ugo La Malfa, a Palermo, dove saranno trasferiti assessorati e dipartimenti. L’operazione vale 425 milioni di euro.

Ma la proroga per tre anni del dirigente, bocciata a scrutinio segreto, non era piaciuta nemmeno ad alcuni esponenti della maggioranza. Totò Lentini (Ora Sicilia), durante la discussione, aveva implorato di fare spazio ai giovani. E anche Calderone, capogruppo di Forza Italia, aveva spiegato che “sull’articolo 3 mi avvalgo della facoltà di non rispondere”. A mettere in evidenza il valore ‘ad personam’ della norma erano stati soprattutto i deputati del Movimento 5 Stelle, fra cui Nuccio Di Paola, ripreso da Aricò (Diventerà Bellissima) e dall’assessore Armao, per aver lanciato “insinuazioni” sul centro direzionale. L’articolo, secondo molti a rischio “incostituzionalità”, è stato bocciato con 26 voti favorevoli e 30 contrari. Il blitz è fallito ancora. Lui s’è arrabbiato: “Ha vinto il partito del fancazzismo”.