Ai tempi dell’inquisizione si sa che le streghe avevano problemi. E streghe erano in linea di massima tutte le donne che rompevano le scatole, che osavano parlare troppo, che erano sessualmente libere (per quanto i tempi lo consentissero) o che erano semplicemente un po’ strambe.

A Edimburgo c’è un ponte il “North Bridge” conosciuto anche come il ponte della Morte o il Ponte del Diavolo. La brutta fama nasce dal fatto che è stato realizzato (nell’ottocento) nell’area dove prima c’era un lago, il “Nor Loch”, dove si praticava il “Witch-Ducking”. In pratica le presunte streghe venivano calate con una carrucola nel lago, legate a una sedia.

Il principio dell’inquisizione era che se erano streghe, creature del diavolo, si sarebbero slegate e sarebbero sopravvissute (e quindi catturate e messe al rogo) se non lo erano sarebbero morte e quindi da brave cristiane finivano nelle braccia del Signore. Morivano tutte. Ma questo non scoraggiava il duking. Solo nel 1685 la “prova del nuoto” venne vietata in Scozia.

La sanità siracusana e siciliana ha deciso in questa emergenza Covid di seguire il luminoso esempio dell’inquisizione.

Si fanno i tamponi ma poi i risultati non arrivano. I tamponi viaggiano invano: Catania, Messina. Ora si potrebbero fare anche a Siracusa ma, come ha spiegato Ficarra a Report, non ci sono le macchine sul mercato in questo momento di emergenza epidemia e quindi niente.

Ecco questa procedura dei tamponi perduti è una sorta di “Covid duking”. Si fa il tampone poi non arriva il risultato. Se il paziente non si ammala vuol dire che il tampone sarebbe stato negativo, come la strega che se era tale doveva sopravvivere al “bagno” nel lago. Se si ammala vuol dire che il tampone sarebbe stato positivo, come le brave cristiane che non erano streghe annegavano. Vedi la storia quante cose insegna. (dal blog Strummerleaks)