Sono 789 i nuovi positivi al Covid in Sicilia, su 22.377 tamponi processati, con una incidenza del 3,5%. La regione scende al settimo posto per nuovi contagi dopo Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Puglia e Piemonte. Le vittime sono 24 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 3.603. Gli attuali positivi sono 40.654, con un decremento di 468 casi rispetto a ieri. I guariti sono 1.233. Negli ospedali i ricoveri sono 1.473, 37 in meno rispetto a ieri, dei quali 187 in terapia intensiva, 6 in meno rispetto al giorno precedente. La distribuzione nelle province Catania con 211 casi, Palermo 315, Messina 49, Trapani 61, Siracusa 63, Ragusa 10, Caltanissetta 36, Agrigento 34, Enna 10.

Il sostanziale rallentamento della pandemia è confermato anche dall’analisi settimanale della Fondazione Gimbe relativa al periodo compreso fra il 27 gennaio e il 2 febbraio. Tutti gli indicatori relativi a “Casi attualmente positivi per 100.000 abitanti” (832), “Incremento % dei casi” (4,7%), “Casi testati per 100.000 abitanti” (790) e “Rapporto positivi/casi testati” (15,8%) risultano in miglioramento rispetto alla settimana precedente. Sotto la soglia di saturazione i posti letto occupati da pazienti Covid in area medica al 32% e terapia intensiva al 24%. Dallo studio della Fondazione Gimbe, emerge anche la percentuale di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale che è pari all’1,55%, al sesto posto tra le regioni in Italia dove si registra una media dell’1,36%.

Tortorici (Me) in zona rossa

Tortorici, in provincia di Messina, da venerdì 5 febbraio sarà “zona rossa”. Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, appena pubblicata. Il provvedimento, preso d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza – viste la nota del Comune e la relazione dell’Asp – serve a salvaguardare la salute pubblica e contrastare la diffusione del Coronavirus nel centro nebroideo. Le misure restrittive resteranno in vigore fino a lunedì 15 febbraio. Previsto il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati, fatta eccezione per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Disposto il divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità imprevisto e non procrastinabile o per usufruire di servizi o attività non sospese.

Sospese tutte le attività: didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado; degli uffici pubblici (fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità); commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, anche se esercitate nelle medie e grandi strutture di vendita (compresi i centri commerciali). Chiusi i centri commerciali e gli outlet a eccezione delle attività commerciali al dettaglio (generi alimentari e di prima necessità). Rimangono aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie secondo gli ordinari orari di lavoro. Nei giorni festivi è vietato l’esercizio di ogni attività commerciale, a eccezione di edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Consentita sempre la vendita, con consegna a domicilio, dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.