Il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro, ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Palermo, la riabilitazione. È stata dichiarata “estinta” la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai
pubblici uffici, che gli era stata comminata a seguito di una doppia condanna: quella per diffamazione a un sostituto procuratore, nel ’93, e quella, assai più incidente, per favoreggiamento aggravato alla mafia nel 2011. A seguito di quel verdetto, Cuffaro ha scontato una pena di quasi 5 anni nel carcere di Rebibbia.

“Ho sempre avuto fiducia nella giustizia – dichiara il segretario reegionale della Dc -. Amo questa terra e amo la politica. So di aver commesso molti errori e per i quali ho pagato un prezzo altissimo. Coltivo il diritto, e credo anche il dovere, di potere continuare ad essere utile, per questo mi sono speso e mi sto spendendo, per affermare un partito di ideali e di valori: la Democrazia Cristiana. Un partito che voglio che sia Nuovo, Giovane e Donna – prosegue -. Un partito dal cuore antico che abbia la voglia e la forza di fare ‘un assalto alla disumanità e all’indifferenza’. La DC dovrà avere necessariamente un contenuto democratico-sociale, ispirato ai principi cristiani, fuori da questi termini penso non avrà mai il diritto ad una vita propria: rischia di diventare un’appendice di altri partiti. La Democrazia Cristiana è un ideale, un’evoluzione di idee, una convinzione
di coscienze, una speranza di vita”.

L’ex governatore, poi, sgombera il campo da possibili tentazioni: “Confermo con determinazione che il mio tempo per le candidature è finito. Potrò tornare a fare il medico. Impegnerò tutte le mie forze
affinché la Democrazia Cristiana, oggi una realtà in Sicilia, possa diventare anche una realtà nel paese. È questo il mio sogno e chiederò a Don Luigi Sturzo che mi aiuti affinché diventi realtà. E se riusciamo a far rinascere la DC, chissà che non sia il miracolo per farlo divenire finalmente Santo”, conclude.

Il deputato regionale Carmelo Pace, capogruppo della DC all’Ars, però, lo lusinga: “È un giorno importante per tutta la Democrazia Cristiana e, adesso, il nostro commissario regionale deve dare, a tutti coloro che lo hanno sostenuto e lo continuano a sostenere ma anche a tantissimi siciliani, il piacere e l’onore di poterlo votare e tornare pienamente in politica. La sua esperienza, la sua passione per la politica, la sua caparbietà sono una risorsa che non va dispersa”.