Cinque minuti di applausi prima della Bohéme di Puccini. Come qualche giorno fa alla Scala, l’avvento di Sergio Mattarella in teatro è stato salutato con un’ovazione dal pubblico presente. Ma prima di dedicarsi alla visione della prima, direttamente dal palco reale e a fianco del sindaco Leoluca Orlando, il capo dello Stato aveva avuto l’occasione di tessere le lodi della sua città. Lo aveva fatto nella sala Onu del teatro Massimo, in occasione della cerimonia di chiusura di Palermo Capitale della Cultura 2018: “Essere per un anno capitale della cultura costituisce un faro per l’intero Paese – aveva spiegato il presidente della Repubblica – Palermo aveva tutti i numeri per essere capitale della cultura, una condizione che è anche una sfida e un’occasione. Palermo – ha aggiunto il Capo dello Stato, che ha preso la parola a sorpresa – ha colto la sfida e ha vinto, ha risposto con efficacia. Manifesto apprezzamento per la vivacità e per il contributo all’atto più importate per il Paese, che è la sua cultura”.