Mario Draghi lo dice prima in inglese e poi in italiano: “È arrivato il momento di prenotare le vostre vacanze in Italia e ovviamente non vediamo l’ora di accogliervi di nuovo”. La precedenza alla lingua straniera non è solo una scelta dettata dal protocollo della riunione ministeriale del G-20 del turismo. È anche, se non soprattutto, il gancio che il premier lancia a quei milioni di turisti stranieri che solitamente scelgono l’Italia per le vacanze estive. E allo stesso tempo un segnale agli operatori di un settore travolto dal Covid e che non riesce più a tenersi in piedi solo con i ristori. Draghi ci mette tutto: la persuasione del premier di un Paese che può vantare località turistiche come nessun altro, la fiducia sulla risalita dopo il dimezzamento delle presenze e una perdita da 100 miliardi. Ma soprattutto gioca d’anticipo rispetto a un’Europa che arriverà al green pass solo a metà giugno. In Italia, invece, i turisti stranieri potranno avere il pass nazionale per entrare e viaggiare nel nostro Paese già dalla seconda metà di maggio. Continua sull’Huffington Post