Sul fatto che Nello Musumeci, già alla vigilia del secondo congresso regionale di Diventerà Bellissima, avesse deciso di rendersi “neutrale” alle elezioni Europee non cerano molti dubbi. La nota più succulenta dell’incontro dell’hotel Sheraton, che è servito a nominare Gino Ioppolo, il sindaco di Caltagirone, segretario del movimento “giallo”, è la dichiarazione di centrismo del presidente della Regione. Che in un solo colpo si allontana da Fratelli d’Italia e Lega, due dei partiti con cui nei mesi scorsi si erano instaurati dei ponti di un certo spessore. Assieme alla Meloni, addirittura, Diventerà Bellissima si era presentata alle Politiche, ottenendo un seggio al Senato (con Stancanelli) ma un risultato nel complesso scarno. Oggi Musumeci si risveglia centrista, lontano dai sovranismi che sono “in antitesi con gli interessi della Sicilia”: “C’è un vuoto, si chiama centro, l’aerea di destra è già occupata. Lo dico io che rimango ostinatamente uomo di destra. Serve coprire quest’area moderata e rivolgersi a un mondo che non accetta il linguaggio pesante di alcuni leader. Abbiamo il dovere di determinare un cambiamento di rotta in un’area che cerca un’offerta politica adeguata, affidabile, che è appunto l’area di centro”. Questo imporrà a Diventerà Bellissima di tirarsi fuori dalla prossima competizione elettorale, dove nessun dirigente del gruppo potrà (e dovrà) fare propaganda, pena l’esclusione: “Le Europee non possono essere l’orizzonte di calendario per decidere le sorti del nostro movimento politico – ha affermato il governatore – Non determineranno le sorti della Sicilia. In campagna elettorale non si fanno mai scelte serene”. In futuro la possibile alleanza con Giovanni Toti, governatore della Liguria, per andare a ricoprire uno spazio che le debacle di Forza Italia e Fratelli d’Italia, in calo rispetto agli “alleati” leghisti, potrebbero lasciar sguarnito.