La svolta al centro determinata dal congresso regionale di Diventerà Bellissima ha già avuto delle conseguenze politiche in Sicilia. Su tutte l’esultanza di Gianfranco Micciché, che ormai da mesi lotta questa insana voglia di populismo instillata lungo lo Stivale da Salvini e soci. Così il presidente dell’Ars, e coordinatore regionale di Forza Italia, ha subito voluto raccolto le parole del presidente della Regione e schierare i forzisti al suo fianco in questa lunga e farraginosa ricerca di una posizione al centro del quadro politico: “Quando a novembre scorso ci incontrammo a Cefalù, l’alleanza che sostiene il Governo regionale compì il primo passo verso un nuovo progetto politico unitario per il centrodestra. Liberali, moderati, destra sociale, cattolici, autonomisti, insieme e uniti per un programma all’insegna del ‘buon governo’, un argine costruttivo alla deriva sovranista e populista. A Catania il presidente Nello Musumeci ha ribadito che quel passo è ormai compiuto e non si torna indietro. Nello – conclude Micciché –, io ci sono e con me tutta Forza Italia”. Ad accogliere con favore l’uscita dal guado populista di Musumeci, è stato anche il leader del Cantiere Popolare, Saverio Romano. Lui e Micciché, a differenza di Musumeci, misureranno il loro potenziale alle urne, il 26 maggio prossimo.