La campagna elettorale di Cateno De Luca per la presidenza della Regione è cominciata ieri. Nel segno della musica. Il sindaco di Messina, che si dimetterà da palazzo Zanca nel prossimo febbraio, fa sul serio. Anche se lo strumento – il concerto organizzato a Villa Dante assieme al suo gruppo, i “Peter Pan” – è abbastanza inconsueto. “Politico e musicista, un evento unico in Italia” sussurra l’amico Red Ronnie dalla platea. “Questa è l’evoluzione della comunicazione politica – sfida De Luca – Ve le suonerò. E vi farò ballare”. Il bersaglio preferito è il solito Musumeci (“Poverino, ti prendono per il cu**, ma non ti rendi conto”), ma è nei confronti del suo vice – sulle note di Cacao Meravigliao – che il sindaco di accanisce: “Armao meravigliaooo, com’è possibile che tutti li sbagghiau… Armao meravigliaooo, nun avi un voto e a Sicilia cumannau”.

“Io sono in campo, chi ci vuole stare ci sta – confessa De Luca, diventando serio -. Ma attenzione: il direttore d’orchestra sono io, i tempi di questo concerto li detto io, Chi, in entrambi gli schieramenti, si è messo in testa di strumentalizzarmi, si sbaglia di grosso”, dichiara a ‘La Sicilia’. Scateno è reduce da un incontro col segretario del Pd, Anthony Barbagallo, che è stato invitato agli stati generali di Sicilia Vera – il movimento del sindaco – in programma l’1 e 2 ottobre. Mentre prosegue il dialogo con Cancelleri, dei Cinque Stelle, che avrebbe dovuto essere fra il pubblico (come Miccichè) ma alla fine ha declinato l’invito perché in ferie. Eppure riecheggia, fra una nota e l’altra: “E u facemu ‘stu Ponti supra ‘u Strittu, visto che Cancelleri dissi di sì”.

Tutte le porte, insomma, restano aperte. Tranne quella che porta a Musumeci, il quale, in queste ore, sta cercando le giuste contromisure per liberarsi (anche) dei nemici interni: un’ipotesi al vaglio del governatore è l’azzeramento della giunta. Lo scopo è stanare i partiti, più che gli assessori (quasi tutti fedeli compagni di viaggio). La campagna elettorale è appena cominciata, ma ci vorrà un po’ per entrare nel vivo.