Infastidito dalle politiche di Salvini, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando non perde occasione per pungolarlo. Anche poche ore dopo la notifica di una nuova indagine a carico del ministro dell’Interno, per i fatti della nave Sea Watch e il mancato sbarco degli immigrati, il “professore” si è fiondato nella discussione: “L’Italia – sottolinea Orlando – ha la fortuna di avere una Costituzione pensata e scritta da uomini e donne che avevano quale proprio faro la tutela dei diritti umani, dei diritti di tutti e di tutte di fronte alla violenza e alla prepotenza che a volte può venire anche dalle Istituzioni; di avere un sistema giudiziario che nel suo complesso riesce a garantire indipendenza di giudizio e riesce a resistere, come ha resistito molte volte, ad attacchi e violenze di ogni tipo provenienti anche dal Governo del Paese. Credo che queste garanzie, che valgono anche per il cittadino Matteo Salvini, siano sufficienti affinché il ministro non sia tentato dal sottrarsi ancora una volta al giudizio della magistratura con l’odioso ricorso all’immunità parlamentare per le vicende del tardato sbarco dei profughi dalla Sea Watch”. All’inizio del 2019 Orlando aveva pubblicamente contrastato il decreto sicurezza di Salvini, dando il via libera per l’iscrizione all’anagrafe dei cittadini stranieri cui era scaduto il permesso di soggiorno. E rispetto al Ministro vive di luce riflessa. “Di fronte alla contestazione di reati gravi, attribuiti a un ministro e che vedono coinvolti anche minori, la fuga dal confronto giudiziario suonerebbe molto come ammissione di colpevolezza”, ha concluso il sindaco di Palermo.