Il giudizio di Marco Travaglio su Beppe Grillo emerge dalla riposta (nella rubrica dedicata) a un lettore, tale Giuliano Checchi, che accusa il giornale di aver “già processato e condannato Beppe Grillo. “Politicamente”, stando a Marco Lillo, è indifendibile. Perché ha sempre “rivendicato una diversità”. Ciò significa che non può ricevere messaggi né inoltrarli a chicchessia. Il solo farlo è “tradimento politico”. Non importa cosa ci sia scritto nei messaggi. Gli altri, non avendo “rivendicato diversità”, se anche si intascano 200 mila euro, cosa vuoi dirgli? La “diversità politica” di Grillo è quella di non essere un politico stipendiato dagli italiani, come invece lo sono gli altri! Nessuno dei parlamentari, ministri ed ex ministri del M5S è indagato! Perché allora il M5S, anche se una colpa di Grillo ci fosse, dovrebbe pagare un prezzo politico? Senza contare, ovviamente, che adesso è Giuseppe Conte il capo politico del Movimento”.