Catania è il centro della politica nazionale. Contro la decisione del Tribunale dei Ministri di procedere contro Salvini per sequestro aggravato di persona, è arrivata alla Giunta per le Immunità del Senato la memoria difensiva del capo del Viminale, reo di aver impedito lo sbarco dei migranti a bordo della Diciotti la scorsa estate. Dopo la richiesta d’archiviazione da parte del procuratore Zuccaro, di cui il tribunale dei Ministri non ha tenuto conto, Salvini ha abbandonato l’idea di farsi processare. E, nel testo della memoria spiega perché il Senato dovrebbe negare l’autorizzazione ai giudici: “La memoria, dopo aver citato anche le fonti che testimoniano di fatto il dirottamento della nave dalle autorità maltesi verso l’Italia, dimostra in maniera netta come ogni azione del titolare del Viminale abbia avuto esclusivamente una finalità di pubblico interesse. Il documento – prosegue la nota – ripercorre i momenti salienti dell’arrivo dei migranti da Malta in Italia: un passaggio importante riguarda la responsabilità per gli oneri di prima accoglienza che sono sempre stati in capo al governo maltese anche quando la Diciotti aveva già attraccato a Catania il 20 agosto 2018. E’ un dettaglio da non sottovalutare perché documenta che lo Stato Italiano ha portato fin da subito all’attenzione dei partner europei le problematiche della vicenda per la soluzione della controversia internazionale”.