E’ stato il giorno della purificazione. Dopo l’apparizione di Pif sul prato del Foro Italico – altro che la Madonnina di Lourdes – nessun palermitano darà un voto a Roberto Lagalla, il candidato a sindaco che porta in giro un insopportabile odore di fritto. Pif ha guarito i ciechi e gli storpi. Ha parlato ai sordi, ha raddrizzato il legno storto delle coscienze ancora tentate dalla nuova Dc di Cuffaro, ha indicato un percorso di luce e redenzione. Voleva anche parlare ai corrotti, agli avventurieri e ai Bulli che spadroneggiano, senza legge e senza regole, tra Palazzo d’Orleans e Palazzo dei Normanni, tra Palazzo Chiaramonte e Palazzo delle Aquile. Voleva anche estirpare la terribile piaga dei milioni spesi dalla Regione per il capriccio di un Balilla di volare al festival di Cannes e stravaccarsi alla Croisette. Ma sarà per un’altra volta. Ha da torna’ Falcone.