Ci sono gli impresentabili e c’è chi invoca il codice etico. Ci sono i cacicchi e c’è chi rispolvera i protocolli della legalità. Puntualmente, alla vigilia di ogni elezione, ricompaiono sul palcoscenico della politica i personaggi e gli interpreti della questione morale. S’avanzano le anime belle della società civile e rispuntano, dopo mesi o anni di dorato letargo, i professionisti dell’antimafia. Tutta gente che non ha mai pronunciato una parola contro gli scandali – do you remember SeeSicily? – ma che oggi ritorna impunemente in campo per accaparrarsi un seggio e cinque anni di bella vita nell’Europa di Strasburgo e Bruxelles. Diciamolo: nel vasto mondo del parassitismo politico non c’è solo Lorenzo Cesa, con la sua Udc priva di voti e di credibilità. C’è anche il bianco esercito della salvezza: quello dei predicatori e dei moralizzatori della domenica.