Fuori ha una sua vitalità Elly Schlein, forse l’unica del suo partito che sta facendo campagna elettorale sul serio. Pare una trottola tra i borghi sperduti dell’Abruzzo e la Sardegna profonda, Mosciano e Oristano, Guardiagrele e Ghilarza. E l’agenda registra tre tour, ognuno con sette appuntamenti da una parte, e quattro, in due settimane, nell’Isola che va al voto domenica. Massì, diciamocelo, almeno è più viva di quel caciccato (da cacicchi, definizione non del tutto amichevole data da Massimo D’Alema ai sindaci) che l’attende con le scartoffie in mano per chiedere il terzo mandato dopo un bel Cencelli sulle liste, specialità della casa.

Magari lo fa per necessità, perché Elly Schlein ha capito che queste urne pesano eccome. Per Giorgia Meloni, che misurerà il suo momento Caligola (l’imperatore che nominò senatore un cavallo): se cioè può permettersi di imporre chiunque, ad avversari e alleati, in virtù del suo potere, o paga pegno. E pesano pure per se stessa, perché arrivare alle Europee con un festival di sconfitte o con almeno una vittoria in una regione cambia il clima, e non poco. Più di così, insomma, non si può fare in termini fisici, dopo che di più si poteva fare, in termini politici, tra una gestione un po’ allegra del caso Soru e la fiera dell’improvvisazione in Basilicata – a proposito, habemus voto il 21 e 22 aprile – dove il candidato sta come un caciocavallo appeso (nel senso che c’è lui, ma non la coalizione).

Magari c’entra anche l’indole, un po’ da Forrest Gump che ha bisogno di sentire la corsa, il movimento, perché più a suo agio in quella che nella manovra e nella regia sedentaria. Però fa un certo effetto registrare come tale vitalismo antropologico, molto spontaneo e senza effetti speciali, quando si misura col “dentro” sia risucchiato nel gorgo del politicismo. Sul terzo mandato, la trottola gira a vuoto. Udite udite: la soluzione all’annoso dilemma è la convocazione di un bel “gruppo di lavoro” che elabori una proposta, roba che neanche Mariano Rumor. Praticamente, non sceglie. Continua su Huffington Post