Ogni volta che i ragazzi grillini al governo cominciano a compilare la lista dei colleghi ministri che rischiano il posto, insomma quelli un po’ scarsotti, azzoppati, praticamente quelli da sostituire in quel rimpasto cui i sottosegretari Buffagni, Castelli e Cancelleri guardano come una promessa di felicità, ecco che gli aspiranti ministri iniziano di slancio dalla B di Bonafede. Poi però si fermano un attimo, si osservano perplessi, “no lui non si può”. Scuotono la testa, “è amico di Conte”, dicono, dunque lo depennano e passano direttamente alla C di Catalfo e alla D di De Micheli. E così Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, più noto fra Le Cure di Firenze e Mazara del Vallo come Dj Fofò, è diventato per i grillini l’inamovibile ectoplasma del governo, il fantasma di Via Arenula, il ministro che tutto doveva riformare e su cui invece è presto precipitata l’ombra del sospetto (“ci è o ci fa”?). Continua su ilfoglio.it
Salvatore Merlo per Il Foglio
in Buttanissimi Extra
Essere o non essere Bonafede Che fine ha fatto il Ministro?
alfonso bonafedegoverno conte
-
Articoli Correlati
-
Il progetto del Ponte slitta
la prima pietra solo nel 2025Le aspettative di Matteo Salvini di arrivare all’avvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto…
-
Filorussi, trattori, terrapiattisti:
bestiario dei candidati antisistemaPosizioni critiche verso l’Ucraina se non proprio filorusse, propaganda anti-israeliana, antioccidentale, anti-Europa, no vax, negazionismo…
-
Ed è così che le anime belle fiancheggiano la mala politica
Fateci caso. Zelanti, zeloti, anime belle e professionisti dell’antimafia sono gli utili idioti dei quali…