Alle parole di Peppe Provenzano sul nucleo tecnico del Dipe, ha riposto per le rime – via social – il capogruppo al Senato di Italia Viva, Davide Faraone: “Più del tweet di Giuseppe Provenzano che se la prende con i consulenti chiamati da Palazzo Chigi per monitorare l’impatto degli investimenti del Pnrr, che diventano per l’ex ministro Pd “ultras liberisti” sol perché più volte hanno criticato l’invasione di campo dello Stato in economia, mi pare assai più rilevante la reazione del Nazareno alle parole del vicesegretario del Pd. “La posizione di Provenzano è l’espressione di una perplessità personale”. Insomma, è perplesso, ma solo lui però, dicono dai piani alti del Pd, quel Pd in cui lui peraltro è il numero due. Ancora una volta – sottolinea Faraone – un esponente di primo piano di uno dei partiti che dovrebbe essere il pilastro del governo Draghi, mette in discussione proprio le scelte del premier. L’attacco prende di mira il Dipe, il Dipartimento della presidenza del Consiglio che sovrintende alla politica economica. E chi è a capo del Dipe? Marco Leonardi, già consigliere economico dell’ex premier Gentiloni nonché pilastro del Mef guidato da Roberto Gualtieri: dunque considerato un tecnico di area progressista. Probabilmente Provenzano al posto di Riccardo Puglisi e Carlo Stagnaro avrebbe preferito Karl Marx e Friedrich Engels, ma anche questa sarebbe un’opinione personale…”.