L’Ars riesce a dividersi anche sul Coronavirus. La decisione di Miccichè di sospendere l’attività parlamentare fino al 18 marzo ha causato le reazioni negative del Movimento Cinque Stelle e di Claudio Fava. “La paralisi dell’attività legislativa dell’Ars non è certo la migliore risposta della Sicilia all’emergenza coronavirus – spiega Giorgio Pasqua, capogruppo grillino -. Ferme restando tutte le cautele e precauzioni per cercare di ridurre al minimo le esposizioni all’eventuale contagio, il Parlamento siciliano non può e non deve abbandonare il campo, ma deve operare al fianco del governo regionale in un momento difficile per la nostra Repubblica. Si trasmetterebbe altrimenti un cattivo segnale ai siciliani, che non possono sentirsi abbandonati dalle Istituzioni in questi delicatissimi frangenti. Ho avanzato la proposta – continua il deputato – di mantenere un presidio attivo della commissione Salute in modo da tenere aperti ed attivi i canali di comunicazione ed informazione fra governo regionale ed Assemblea”. Polemico anche Fava: “La politica, anche quella siciliana, sia all’altezza della sfida. Con le dovute cautele e precauzioni non si deve fermare l’attività legislativa del parlamento regionale. Occorre dare un segnale di maturità: in un momento in cui si chiede, giustamente, di mantenere operativi i servizi amministrativi essenziali, non possono essere i deputati regionali a disertare dai loro compiti. L’Ars si assuma le proprie responsabilità, anche per non lasciare solo il governo regionale nell’affrontare i giorni difficili che abbiamo davanti”.