A distanza di quasi quattro anni non si attenua la polemica sul presunto attentato ai danni di Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi. Le conclusioni (non definitive) della commissione regionale Antimafia, presentate in una relazione approvata all’unanimità lo scorso ottobre, hanno provocato un’ulteriore inchiesta da parte delle Iene, nota trasmissione di Italia 1. A denunciare l’accaduto è il presidente della commissione, Claudio Fava, intercettato da un giornalista con troupe al seguito fuori da un albergo di Comiso, nel Ragusano, domenica scorsa: “Sono stato avvicinato in un albergo da un giornalista de ‘Le Iene’ che mi ha proposto un’intervista sul caso Antoci ma questa si è rivelata subito essere altro: è stata una aggressione verbale di 84 minuti violenta nei toni, offensiva nei contenuti e minacciosa nella forma. Non ho ricevuto domande, ma affermazioni apodittiche sotto forma di provocazioni”, ha spiegato Fava, a margine di un incontro coi cronisti a palazzo dei Normanni. Il servizio non è ancora andato in onda, ma “più che una intervista è sembrata una intimidazione, un avvertimento a non occuparci più della vicenda Antoci”, ha raccontato Fava, spiegando di aver registrato l’incontro. “Questa registrazione – ha concluso il presidente dell’Antimafia – è stata trasmessa alla Procura di Ragusa, competente per territorio, e alla Dda di Catania per le loro valutazioni”.