“Di fronte all’ennesimo rinvio della commissione bilancio per l’approvazione della legge di stabilità non possiamo che confermare quanto avevamo già evidenziato nella giornata di ieri. Questo Governo naviga a vista”. Lo ha detto Cateno De Luca, deputato di Sud chiama Nord, a margine della sessione di lavoro in commissine Bilancio, dove è iniziata la discussione sulla Finanziaria. “Ci stiamo muovendo all’interno di un quadro precario con l’aggravante di non aver definito quelli che sono anche i pilastri di questa legge di stabilità – ha detto De Luca – perché ci ritroviamo con un rendiconto 2020 non parificato Corte dei conti e il 2021 e 2022 inesistenti, il che significa che non sappiamo realmente quali sono i saldi di partenza. Nonostante ciò, per senso di responsabilità abbiamo cercato di andare in soccorso alla maggioranza, facendo anche passare l’operazione che ha portato il Governo a mettere al “sicuro” dagli appetiti famelici dalla stessa maggioranza i 200 milioni di euro del Salva Sicilia, blindandoli nel bilancio, evitando la discussione in aula”.

“Il Governo – prosegue l’ex sindaco di Messina – si era impegnato ad offrire un quadro chiaro sulla legge di stabilità, cosa che ancora non è avvenuta. Ma la cosa ancora più grave è che noi siamo qui in attesa, ad aspettare che la maggioranza divida tra i singoli parlamentari le ultime mancette. Dispiace constatare che l’assessore Falcone non abbia voluto raccogliere il nostro consiglio a procedere con un esercizio provvisorio lungo e attuare “l’operazione verità” che avevamo richiesto e che lo stesso Falcone in un primo momento aveva affermato di voler portare avanti tranne poi farsi prendere dall’ansia da prestazione, perché ormai si va avanti solo per slogan. Ad oggi l’unica cosa che a quanto pare interessa a Falcone è comunicare di essere riuscito a far approvare la legge di stabilità due mesi prima del suo predecessore, poi se è una legge che non serve alla Sicilia e ai siciliani poco conta”.

Dei 700 emendamenti alla Legge di Stabilità, 191 portano la firma del Movimento 5 Stelle. Ce n’è per tutti i gusti: dall’esenzione ticket per gli inoccupati, ai contributi per la creazione di un’infrastruttura per la ricarica delle vetture elettriche in autostrada, dalla creazione di uno sportello unico per la disabilità al potenziamento dei consultori familiari. Anche se l’approccio non va giù ai grillini: “Brutta, anzi bruttissima la prima, ci sarebbe da dire. Il via della Finanziaria in commissione Bilancio è da dimenticare, col governo in totale confusione, cosa che ha ci ha costretto a cominciare la seduta con grandissimo ritardo. Non c’è chiarezza sui fondi europei e regionali utilizzabili immediatamente e così non si può andare avanti. Per questo abbiamo chiesto che da domani sia presente in commissione il dirigente alla programmazione”. Lo affermano il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca e Nuccio Di Paola, componente della commissione Bilancio.

“Vogliamo – dicono i due parlamentari 5 stelle – chiarezza dall’assessore al Bilancio sui fondi regionali che possono essere appostati nella legge finanziaria con capacità di spesa immediata per varare subito misure per sostenere lo sviluppo e le famiglie. Vogliamo chiarezza dal dirigente alla programmazione sui fondi europei disponibili, su tutto ciò che non è stato speso dal governo Musumeci e che oggi potrebbe essere impegnato e su quanto c’è da programmare per il futuro. Il Parlamento non può essere lasciato fuori dall’indirizzo politico dei fondi europei, soprattutto in un momento come quello attuale in cui la Sicilia ha bisogno di rialzarsi e guardare avanti”.

Segnali d’apertura da parte del Pd. “Dalle parole dell’assessore Marco Falcone sembra trasparire la volontà di valutare proposte utili alla manovra. Vedremo nelle prossime ore se alle parole corrispondono i fatti – scrive il deputato Fabio Venezia -. Il Pd ha presentato circa 130 emendamenti alla manovra finanziaria e siamo pronti a dare il nostro contributo. L’intenso lavoro del gruppo parlamentare di questi giorni si è concentrato in particolare sul sostegno ai Comuni, sull’aumento delle risorse per il diritto allo studio, su misure per le famiglie e le fasce sociali più deboli e su proposte mirate per il lavoro, la lotta al precariato e l’occupazione”.

“In commissione Bilancio – aveva detto l’assessore all’Economia, Marco Falcone – faremo il punto sulla manovra, la nostra intenzione è quella di valutare le proposte e gli emendamenti utili e di buon senso, presentati da tutti i gruppi parlamentari. Credo che ci siano le condizioni per rispettare il calendario dei lavori e fare arrivare il testo in aula la prossima settimana”.

APPROVATO IL RENDICONTO 2021

«Il governo Schifani oggi ha dato il benestare al Rendiconto 2021, mettendo nero su bianco numeri in chiaro miglioramento per la Regione. Voglio citare a titolo esemplificativo tre dati: l’indebitamento, rispetto al 2020, passa da 6,8 a 6,1 miliardi, mentre al contrario aumentano i pagamenti effettuati, da 18 milioni nel 2020 a 23,5 nel 2021. Ciò significa più liquidità e più risorse immesse nell’economia siciliana. Infine, aumenta anche la cassa corrente. Sono risultati su cui il governo regionale intende costruire un equilibrio finanziario sempre più virtuoso e certo». Lo afferma l’assessore all’Economia Marco Falcone, commentando l’approvazione del Rendiconto 2021 in giunta.

«Stiamo mandando avanti – afferma il governatore Renato Schifani – un’azione decisa e proficua di regolarizzazione dei conti della Regione, grazie alla quale potremo essere reattivi rispetto alle esigenze sociali ed economiche della Sicilia. Inoltre, l’allineamento degli strumenti finanziari ci consente di fruire di opportunità quali il potenziamento della macchina amministrativa, attraverso lo sblocco delle nuove assunzioni, e la prospettiva di nuovi finanziamenti».

Il documento passerà al vaglio del collegio dei Revisori dei conti prima di approdare alla Corte dei Conti per la parifica. Proprio oggi, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha ricevuto la visita di Salvatore Pilato, presidente della Sezione di controllo della Corte dei Conti: “Ritengo sia assolutamente opportuno mettere in essere un proficuo dialogo tra Parlamento e Corte dei Conti – ha detto Galvagno -, al fine di facilitare un iter legislativo delle norme che sia perfettamente in linea con l’ordinamento dello Stato e della Regione. Ciò permetterà di avere una più spedita entrata in vigore delle misure in favore della Sicilia e dei Siciliani, evitando interventi successivi che li privino in tutto o in parte di efficacia”.