Ce n’è voluto prima della fumata bianca su Schifani. La giornata di ieri racconta dell’intemerata di Ignazio La Russa, che dopo aver consultato la terna offerta da Berlusconi (per il tramite di Antonio Tajani), aveva puntato su Renato Schifani: “Ho parlato con Meloni che, nell’impossibilità di far convergere tutta la coalizione sul Presidente uscente Musumeci, ha accolto la proposta di Silvio Berlusconi di individuare un nome tra la rosa che il Presidente stesso gli ha proposto. Il nome individuato da noi, tra i nomi fatti, è Renato Schifani. In qualità di ex Presidente del Senato – aveva aggiunto La Russa – ha mostrato nel suo ruolo istituzionale essere al di sopra dei partiti. Meloni ha comunicato a Salvini questa preferenza. Ancora una volta FdI fa il massimo sforzo per unità del centrodestra anche a scapito delle legittime aspirazioni”.

Ma il colonnello della Meloni non aveva fatto i conti con Forza Italia. Se da un lato Schifani aveva ringraziato Berlusconi dicendosi “lieto di avere ricevuto l’apprezzamento da parte di alcuni partiti della coalizione”, dall’altro ha incassato la rivolta di assessori (al netto di Armao, che flirta con Calenda) e deputati dell’Ars: “Il centrodestra unito è un valore assoluto, imprescindibile. Forza Italia è baricentro del centrodestra e si candida a guidare la Regione Siciliana. Fermo restando l’autorevolezza e la statura politica sia del presidente Renato Schifani sia dell’On. Stefania Prestigiacomo, tutta Forza Italia Sicilia si stringe attorno al proprio commissario regionale l’On. Gianfranco Miccichè ritenendolo oggi l’unico soggetto in grado di poter rappresentare tutte le componenti del partito siciliano e in grado di portare al successo tutta la coalizione di centrodestra”.

Nel cortocircuito generale, a tarda sera, era spuntata l’ipotesi di Barbara Cittadini, offerta agli alleati  da Micciché in persona. Ma il solito La Russa aveva rispedito la proposta al mittente: “Il nome di Barbara Cittadini non è una novità, era già nella terna dei nomi proposti, dove c’era anche quello di Schifani – ha spiegato a Italpress -. La Meloni ha scelto quest’ultimo, perché anche se la Cittadini è una persona di grande rilievo si trova in una posizione di incompatibilità, di conflitto di interessi, visto che essendo presidente nazionale dell’Aiop si occupa di sanità privata. Non riusciamo più a capire cosa vuole Miccichè. Abbiamo detto che il nostro candidato è Musumeci, hanno detto di no, ci hanno proposto una rosa di tre nomi, ne abbiamo scelto uno e non gli va bene. La Meloni ha preferito Schifani per l’autorevolezza e perché è una sicurezza per la Sicilia”.