“Forse l’avrà considerata una “simpatica” boutade pubblicitaria, ma le parole utilizzate dalla Direttrice artistica della Foss Gianna Fratta sulla propria pagina privata di Facebook, per invitare ad una diretta streaming, sono decisamente di cattivo gusto, fuori luogo e, soprattutto, indicano una gran confusione tra ruoli pubblici e strumenti privati”. Marianna Caronia attacca duramente la direttrice dell’Orchestra Sinfonica siciliana, che oggi sul proprio profilo personale di Facebook ha pubblicato un post nel quale dà un “Appuntamento amoroso. No perditempo. Solo veri interessati ad esperienze di gruppo eccitanti, appassionate e piene di musica. Tutto in diretta streaming”. Un modo un po’ anomalo per salutare l’inaugurazione della 62.ma stagione della Sinfonica: “Non dovete fare un viaggio fino a Palermo per vivere la magia del concerto di Schumann suonato da Martha Argerich, sentire il suono dell’orchestra Sinfonica Siciliana, vedermi dirigere, ascoltare il famoso Secondo di Rachmaninov suonato da Rivera, godere dei tre piccoli capolavori di Clara Schumann orchestrati da Andrea Portera in prima esecuzione assoluta e gustarsi l’esplosione dell’Uccello di fuoco. Basta solo andare su questo link alle 21”. Il link era quello del canale Trm.

“Oltre a toni decisamente inappropriati per chi svolge una funzione pubblica lautamente retribuita con fondi pubblici, vi è anche la gravità formale del rimando ad un canale privato per seguire la diretta streaming della Fondazione, quando quest’ultima possiede propri strumenti e canali di comunicazione. Con poche parole pubblicate su Facebook – continua la Caronia – la Direttrice Fratta è riuscita a fare una pessima figura che ricade inevitabilmente sulla prestigiosa struttura culturale di cui dovrebbe invece mostrare l’eccellenza. Un motivo in più – conclude la deputata regionale – perché il governo regionale, a partire dal presidente e dall’assessore al turismo, provvedano con estrema urgenza ad ascoltare l’appello rivolto dalla quasi totalità dei maestri d’orchestra, nominando il CdA della Fondazione e permettendo così di riprendere un normale percorso gestionale, che si spera ponga fine a certi eccessi e sbandate dell’attuale dirigenza”.