E’ l’Assemblea dei silenzi quella che vive e regna tra le mura di Palazzo dei Normanni. Repubblica si chiedeva ieri come mai, di fronte allo scandalo dell’università bosniaca e al futuro rubato di centinaia di ragazzi, non si sia levata una voce di condanna: “Dove sono le forze politiche, Pd e sinistra in testa?”, ha scritto in un editoriale Marco Patucchi. Mentre Marco Romano, sul Giornale di Sicilia, ha sollevato il caso di Patrizia Monterosso, silurata da Gaetano Galvagno con lo scarabocchio di una pec, e ha sfidato il presidente dell’Ars a spiegare “senza paludate ipocrisie” perché si è deciso che la direttrice della Federico II “debba suo malgrado interrompere, bruscamente e in corsa, la vincente esperienza alla guida della Fondazione”. Ogni silenzio, annotava il grande gesuita Baltasar Graciàn, può essere un santuario di sapienza o un esercizio di viltà.