Le statistiche non migliorano l’umore di Nello Musumeci. Il governatore è al penultimo posto nella classifica dei governatori elaborata da Swg in base a un sondaggio effettuato su un campione di 10.800 cittadini maggiorenni, residenti in Italia, e intervistati nell’arco temporale ottobre-novembre 2019. Solo il governatore della Calabria, Mario Oliverio, fa peggio di quello siciliano, la cui azione amministrativa non appare così incisiva. Musumeci, infatti, ha ottenuto un punteggio di 15, che lo posiziona a distanza abissale dal primo posto in classifica, che tocca al solito Luca Zaia (Veneto). Dalle rilevazioni (che non tengono conto di alcune regioni italiane come Umbria, dove la Tesei è stata appena eletta, Molise, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta), Musumeci appare in risalita di una posizione, ma non è ancora abbastanza per dichiararsi soddisfatto. Qualche mese fa – era aprile – anche il sondaggio del Sole 24 Ore aveva dato uno schiaffo al governatore: per lui avrebbe rivotato soltanto il 32% dell’elettorato, sette punti in meno rispetto alla data dell’elezione, quando Musumeci prese poco meno del 40. All’epoca il presidente della Regione siciliana si limitò ad affermare “che il sondaggio amareggia ma non mi sorprende. È il frutto di alcune mie scelte, in un certo senso. Sono stato io a decidere sin dalla mia elezione di lavorare in silenzio e investire denaro pubblico senza clamore. Sono stato io a voler rinunciare alla ribalta della politica nazionale per dedicarmi a tempo pieno alla mia Regione. Ma i siciliani si erano abituati alle promesse annunciate, ai salotti televisivi della domenica, a governatori dalle facili interviste di ogni giorno. E quindi questo nuovo stile istituzionale sobrio è apparso fuori moda”. Ora sono passati altri sei mesi.