Dopo oltre tre settimane di prigionia, ostaggio di una banda di criminali comuni, è stato rilasciato ad Haiti l’imprenditore italiano Giovanni Calì. Ne dà notizia la Farnesina, che in una nota ricorda che “il nostro connazionale era stato prelevato presso il cantiere dove lavorava da un gruppo criminale locale. La liberazione, dopo soli 22 giorni, è stata possibile grazie al lavoro quotidiano della nostra intelligence e dell’Unità di Crisi della Farnesina, che ha mantenuto giorno dopo giorno i contatti con la famiglia in Sicilia”, si legge.

Giovanni Calì, 74 anni, di Catania, si trovava ad Haiti per conto della ditta di costruzioni Bonifica Spa, con sede a Roma, e si stava occupando della costruzione di una strada. Gli indizi portarono subito gli inquirenti nella direzione delle diverse violente bande criminali che si dedicano ai rapimenti a scopo di ricatto, in particolare di funzionari stranieri e anche sacerdoti. In particolare si pensò alla gang 400 Mawozo, già nel mirino delle forze dell’ordine per il rapimento di sette religiosi cattolici a Port-au-Prince, la quale avrebbe chiesto un riscatto di 500 mila dollari di riscatto. “Sono felice che Vanni Calì sia stato liberato e che prestissimo possa riabbracciare la sua famiglia. Dopo 22 difficili giorni per lui, e di profonda preoccupazione per quanti gli vogliono bene, oggi è doppiamente giorno di festa. A Giovanni, per il suo onomastico, un abbraccio per ora solo virtuale”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.